A partire dal mese di agosto 2016, in Europa e nel nostro Paese, si è registrato un importante incremento dei casi di Epatite A, che da dicembre 2016 ha avuto un'ulteriore impennata.
In Italia, nel periodo agosto 2016-febbraio 2017, sono stati notificati al Seieva (Sistema epidemiologico integrato dell'epatite virale acuta) 583 casi (un numero di quasi 5 volte maggiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), con un'incidenza pari a 2,2 x 100.000 anni-persona. L'età mediana è di 34 anni e l'85% dei casi è di sesso maschile. Oltre ai fattori di rischio classicamente riconosciuti (viaggi in zone endemiche e consumo di frutti di mare), un'alta percentuale dei casi (61%) dichiara preferenze omosessuali (Msm, men who have sex with men - uomini che fanno sesso con gli uomini). È necessario precisare che i dati nazionali e regionali relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2017 sono ancora provvisori e potrebbero subire quindi ulteriori incrementi.
Da un confronto regionale emerge che nei primi mesi epidemici, il maggior incremento di casi era stato osservato nel Lazio. In seguito un incremento dei casi, rispetto all'atteso, è stato riscontrato anche in altre Regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Puglia).
Secondo quanto riporta il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) nella valutazione del Rapid Risk Assessment pubblicato il 23 febbraio scorso, tra febbraio 2016 e febbraio 2017, in 13 Paesi europei sono stati confermati 287 casi di Epatite A e tre diversi cluster di infezione. I Paesi coinvolti sono: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito e in ciascuno dei tre cluster ci sono casi che coinvolgono un numero di Stati variabile da 7 a 10. Anche a livello europeo la maggioranza dei pazienti sono Msm e tra i casi vi è una sola donna.
Tuttavia, nonostante l'epidemia coinvolga più Paesi, l'Italia si presenta come lo Stato europeo con il più evidente eccesso di casi. Un aspetto da considerare è che i quattro ceppi descritti in Europa (V16-25801, VRD_521_2016, RIVM-HAV-16-069 e RIVM-HAV-16-090) non sono mai stati osservati in Italia prima di agosto 2016. La partecipazione di circa mezzo milione di persone all'Europride di Amsterdam il 29 luglio-6 agosto 2016 potrebbe aver giocato un ruolo nell'amplificazione di micro-epidemie esistenti nella comunità Msm di alcuni Paesi europei (Regno Unito, Olanda e Germania) e la conseguente diffusione dei ceppi negli altri Paesi, inclusa l'Italia.
Appare quindi evidente la necessità di ribadire che la vaccinazione è fortemente raccomandata per gli Msm e che quindi è necessario promuovere un'offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro l'epatite A (o se necessario utilizzare vaccini combinati contro l'epatite A e B), attraverso il coinvolgimento di associazioni specifiche, o altri canali target per questa popolazione. Questo anche allea luce del prossimo World Pride che si terrà a Madrid, tra il 23 giugno e il 2 luglio 2017, evento che potrebbe rappresentare un rischio di ulteriore amplificazione se l'epidemia fosse ancora in corso nella comunità Msm.
Fonte: Iss
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