Un team di ricercatori dell'Istituto Gaslini di Genova ha pubblicato sull'American Journal of Transplantation uno studio per l'individuazione di una nuova terapia per la glomerulosclerosi focale segmentaria (Fsgs).
Si tratta di una grave malattia renale caratterizzata da un rischio molto alto di recidiva dopo il trapianto.
La ricerca ha coinvolto 5 ragazzi affetti da Fsgs sottoposti a trapianto di rene e con recidiva nelle primissime ore dopo il trapianto. Ai pazienti sono stati somministrati due anticorpi monoclonali, il rituximab e il daratumumab, con il duplice obiettivo di eliminare i linfociti B e le loro cellule progenitrici, le plasmacellule.
La contemporanea eliminazione delle due popolazioni cellulari ha indotto la completa remissione della malattia.
I cinque pazienti avevano sviluppato una recidiva immediata della Fsgs sul rene trapiantato, che si era dimostrata in precedenza resistente al trattamento standard con plasmaferesi e rituximab in monoterapia.
Lo studio, svolto presso il Gaslini, ha visto la collaborazione del prof. Paolo Cravedi del Mount Sinai Hospital di New York, che ha realizzato la caratterizzazione cellulare.
Altri pazienti di altri centri nefrologici sono stati trattati sulla base di questi risultati, sia a San Francisco che nello stesso Mount Sinai Hospital.
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