Capelli che ricrescono da un cuoio capelluto ricucito

Evento eccezionale capitato a una donna danese

Sorprendente quanto avvenuto a una donna danese di 60 anni, che ha subìto un delicato intervento chirurgico per la ricucitura del cuoio capelluto perso per un incidente.
La donna forava un pannello metallico quando i capelli le si sono impigliati sulla punta del trapano in rotazione. Il trapano le ha letteralmente strappato il cuoio capelluto dalla testa, insieme alle sopracciglia e a un orecchio. Sul cranio è rimasto un sottile strato di tessuto connettivo sanguinante. La donna è comunque riuscita a chiamare i soccorsi.
«Credo che l'entità del trauma - ha raccontato la paziente 6 mesi dopo l'intervento - unita al fatto che ho provato tutto sommato poco dolore abbia reso tutto molto surreale. Penso che del mio incidente sia stato più traumatizzante per le persone che si trovavano intorno a me. Mio marito mi ha detto che era quasi impossibile comprendere come un'avulsione totale del cuoio capelluto potesse essere relativamente indolore».
La storia è stata raccontata con dovizia di particolari sul British Medical Journal Case Reports. Innanzitutto, è stato conservato il cuoio capelluto all'interno di un sacchetto di plastica infilato in un altro sacchetto con acqua e ghiaccio. Trasportata all'ospedale di Odense, la paziente è rimasta vigile e l'emorragia iniziale si è arrestata da sola.
Dopo aver tagliato i capelli, i chirurghi plastici hanno risistemato il cuoio capelluto sulla testa, ricollegando i vasi sanguigni. Poi hanno ricucito la pelle e l'orecchio sinistro. Tutta l'operazione si è conclusa a 5 ore dall'incidente.
I vasi sanguigni avevano una dimensione di 1-2 millimetri, più o meno come un capello. La cosa sorprendente è che a distanza di 6 mesi i capelli hanno iniziato a ricrescere senza segni di alopecia.
La donna sta anche riacquistando sensibilità al cuoio capelluto e la funzione parziale del muscolo frontale, che le permette di sollevare le sopracciglia. «Sto lentamente migliorando giorno dopo giorno e sono ottimista sul mio futuro. Ringrazio tutti gli operatori sanitari che mi hanno aiutata in questo percorso».

23/01/2023 11:00:00 Andrea Sperelli


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