Tumore dell'utero, il vaccino previene le recidive

Possibile effetto positivo anche nel caso di virus già presente

Forse il vaccino per il virus Hpv potrebbe essere utile anche nelle persone che hanno già contratto il virus. Lo afferma una ricerca pubblicata sul British Medical Journal da un team dei National Institutes of Health, secondo cui il vaccino avrebbe la capacità di ridurre il rischio di recidiva nelle donne che hanno già contratto il papillomavirus e che si sottopongono all'intervento chirurgico per l'asportazione delle lesioni.
Stando alle stime, l'Hpv è alla base della quasi totalità dei tumori della cervice uterina, del 95% dei tumori dell'ano, del 70% dei cancri dell'orofaringe (in cui la trasmissione virale avviene attraverso il sesso orale), del 65% di quelli della vagina, del 50% di quelli della vulva e del 35% dei cancri del pene.
L'età più a rischio per contrarre il virus è l'adolescenza. La vaccinazione previene circa il 90% dei tumori.
Le Neoplasie intraepiteliali della cervice (o Cin) sono delle lesioni “pre-maligne” causate dal virus Hpv che, se trascurate, sono precursori di veri e propri tumori maligni del collo dell'utero. Ci sono 3 diversi gradi di gravità, ma nella maggior parte dei casi le Cin vengono diagnosticate in tempo grazie a Pap test e Hpv test. Per il trattamento delle Cin è spesso necessaria la chirurgia, ma dopo l'intervento esiste un rischio di recidiva significativo.
In particolare, le donne che subiscono l'intervento per curare una Cin di alto grado hanno un rischio residuo elevato di sviluppare il cancro del collo dell'utero o altri tumori maligni legati all'infezione da Hpv.
Secondo lo studio, il vaccino anti-Hpv potrebbe abbattere questo rischio. I ricercatori hanno analizzato i risultati di 18 studi per valutare l'effetto della vaccinazione sul rischio di infezione da Hpv o di recidive dopo il trattamento chirurgico.
I dati mostrano che il rischio di recidiva di lesioni di alto grado si è abbassato del 57% nelle persone vaccinate rispetto alle non vaccinate. Il rischio scende del 74% nel caso in cui l'infezione sia causata dai due tipi di Hpv più comuni (Hpv16 e Hpv18), a cui si deve la maggior parte dei tumori della cervice.
Si tratta di dati importanti, anche se non conclusivi, su un possibile ulteriore effetto positivo della vaccinazione anti-Hpv, che rappresenta in ogni caso l'approccio migliore per ridurre al minimo i casi di cancro alla cervice uterina.

17/08/2022 15:41:00 Andrea Sperelli


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