Nuovo esame individua il cancro del pancreas

Tecnica basata sulla ricerca delle vescicole extracellulari

Diagnosticare in maniera precoce il tumore del pancreas è uno degli obiettivi dei ricercatori e degli oncologi di tutto il mondo. Il tumore del pancreas è infatti un killer silente, e solo il 10% dei casi viene scoperto in tempo per essere operato con successo.
Un nuovo studio pubblicato su Nature Communication Medicine si è concentrato proprio sulla ricerca di un nuovo metodo diagnostico che consenta l'individuazione precoce del cancro.
Lo studio, firmato da Scott Lippman - direttore del prestigioso Moores Cancer Center dell'Università della California e Adrew Lowy, direttore clinico della Chirurgia oncologica al Moores - ha visto la partecipazione di 139 pazienti affetti da cancro allo stadio 1 o 2 e 184 controlli. La ricerca ha verificato l'efficacia di un test clinico condotto sulla piattaforma chiamata Dielettroforesi ad alta conduttanza.
"La tecnica si basa sull'individuazione delle vescicole extracellulari (EVs) e sull'analisi dei marcatori proteici con l'ausilio dell'intelligenza artificiale per predire la probabilità che si tratti di cellule maligne", si legge nella pubblicazione.
Le EVs sono delle vescicole microscopiche che circolano nel sangue e in altri fluidi biologici come urine o lacrime e sono prodotte sia a partire da processi cellulari normali, che patologici. "In questo secondo caso - scrivono i ricercatori di San Diego - contengono al loro interno proteine tumorali messe in circolazione dalle stesse cellule del tumore e sono parte di un network di comunicazione intracellulare ancora poco conosciuto".
Il test prevede il prelievo del sangue dal paziente, da cui estrarre le vescicole extracellulari per identificare la presenza di eventuali proteine tumorali in circolo. Il cancro del pancreas è il tumore con il più basso tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, ma la messa a punto di uno test del genere potrebbe rivoluzionare le terapie. Lo screening ha individuato il 95,5% dei tumori pancreatici al primo stadio. "La precisione rispetto al tumore al pancreas è particolarmente promettente", osserva Lippman. "Questi risultati - prosegue l'esperto - sono cinque volte più accurati delle attuali tecniche di biopsia liquida nell'identificazione del cancro in fase iniziale. I test a biopsia liquida possono talvolta creare danni anche gravi a causa di un numero ancora inaccettabile di falsi positivi, che portano poi soggetti in realtà sani a sottoporsi a test diagnostici non solo costosi, ma spesso pericolosi o con gravi controindicazioni", si legge nelle conclusioni.
"Se riusciremo a validare questa nuova piattaforma di test con studi ulteriori e su popolazioni più vaste - conclude Lippman - potremmo ridurre significativamente la mortalità di questa terribile malattia, che sta per diventare la seconda causa di morte negli Stati Uniti ed è già tra le prime dieci in Europa".

05/04/2022 15:40:00 Andrea Sperelli


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