L'acne è causata da un'infiammazione fisiologica

È la conseguenza del processo di crescita e maturazione

Non una malattia accidentale, ma una condizione inevitabile dell'organismo. È l'ipotesi di un gruppo di ricercatori riguardo all'acne. Secondo gli scienziati dell'Università di Debrecen, in Ungheria, l'acne sarebbe il risultato di uno stato infiammatorio naturale e transitorio che si verifica quando la pelle del viso, in fase di maturazione, viene esposta a nuovi microbi e reagisce aumentando la produzione di sebo.
«Invece di considerare l'acne come una malattia che si verifica accidentalmente, accompagnata da processi patologici, proponiamo che essa sia un'inevitabile infiammazione provocata da cambiamenti fisiologici della pelle durante l'adolescenza, e che quindi lo sviluppo di nuovi trattamenti dovrebbe concentrarsi sulla promozione di meccanismi che ripristinino l'omeostasi tra la pelle del viso e il suo ambiente microbico e chimico», afferma Andrea Szegedi, prima autrice del lavoro.
Improvvisi cambiamenti nella composizione del microbiota della pelle accompagnati da una maggiore produzione di sebo finiscono per creare una risposta infiammatoria che elimina il precedente scambio omeostatico ospite-microbiota, portando così alla manifestazione dell'acne.
Sperimentazioni su modello murino dimostrano che anche un incontro a breve termine con nuovi microbi può dar vita a un abbondante accumulo di linfociti T, che producono citochine pro-infiammatorie tra cui l'interleuchina 17 e l'interferone gamma.
Secondo gli autori, una produzione elevata di sebo è la precondizione affinché il Cutibacterium acnes dia il via all'infiammazione. «La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sull'identificazione di come l'acne si risolva spontaneamente, per esempio attraverso una ridotta produzione di sebo, cambiamenti compositivi nei ceppi di C. acnes, regolazione del sistema immunitario cutaneo o migliore integrità della barriera cutanea», concludono i ricercatori.

19/07/2021 17:00:00 Andrea Sperelli


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