La pillola che emula gli effetti dell'esercizio fisico

Nuovi composti sembrano imitare lo sforzo fisico

Mandare giù una pillola invece di un duro allenamento. È quanto prefigurano alcuni studi in corso su nuovi composti che sembrano in grado di imitare la spinta fisica dell'allenamento, per il momento solo su modello animale.
Uno studio del genere è stato presentato durante l'Acs Spring 2024, meeting primaverile dell'American Chemical Society. Si tratta di una scoperta potenzialmente in grado di cambiare l'approccio terapeutico a malattie come l'atrofia muscolare, l'insufficienza cardiaca e altre malattie neurodegenerative.
Bahaa Elgendy, principale ricercatore del progetto, si mostra però cauto: "Non possiamo sostituire l'esercizio fisico, che è importante a tutti i livelli", afferma il professore della Washington University School of Medicine St. Louis. "Se una persona può fare attività fisica, dovrebbe andare avanti e farla. Ma ci sono tanti casi in cui è necessario un sostituto".
Lo studio punta a sintetizzare gli effetti dell'attività fisica, ad esempio la capacità di migliorare il metabolismo e la crescita delle cellule muscolari.
I cambiamenti metabolici associati all'esercizio fisico, spiegano i ricercatori, iniziano con l'attivazione di proteine specializzate, note come recettori correlati agli estrogeni (Err), che si presentano in tre forme diverse. Dopo circa un decennio di lavoro, Elgendy e colleghi hanno sviluppato un composto (SLU-PP-332) che le attiva tutte e tre, compresa la versione più impegnativa, ERRalfa, che regola l'adattamento allo stress indotto dall'esercizio e altri importanti processi fisiologici nel muscolo.
Su modello murino, il composto sembra aumentare un tipo di fibra muscolare resistente alla fatica, migliorando anche la resistenza degli animali quando correvano su un tapis roulant.
Durante lo sviluppo dei nuovi composti, l'équipe ha anche ottimizzato le molecole per altre caratteristiche, come stabilità e basso potenziale di tossicità. Il team ha messo a confronto le proprietà di SLU-PP-332 con quelle di nuove molecole analizzando l'Rna di circa 15.000 geni nelle cellule del muscolo cardiaco di ratto. I nuovi composti hanno causato un maggiore aumento della presenza di Rna, suggerendo che riescano a simulare in maniera più potente gli effetti dell'esercizio fisico.
L'attività dei recettori target sotto la lente degli esperti sembra anche contrastare i processi dannosi che si verificano nel cervello dei pazienti con diagnosi di Alzheimer e di altri disturbi neurodegenerativi. Anche se il composto SLU-PP-332 non può passare nel cervello, alcuni dei nuovi composti sono stati sviluppati per farlo. "In tutte queste condizioni, i recettori Err svolgono un ruolo importante", rimarca Elgendy. "Se si avesse un composto in grado di attivarli in modo efficace, si potrebbero generare tanti effetti benefici".

19/03/2024 12:20:00 Andrea Piccoli


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