Trapianti di rene, il donatore può avere anche 80 anni

Aumenta la platea dei possibili donatori

Uno dei problemi maggiori riguardo ai trapianti è la scarsità di donatori. Ora uno studio pubblicato sull'American Journal of Transplantation da un team dell'Istituto Mario Negri di Milano segnala la possibilità di trapiantare reni provenienti da donatori che hanno superato anche gli 80 anni.
Uno degli autori, Giuseppe Remuzzi, spiega: «Quando ho iniziato questo lavoro, i donatori di rene che avessero più di 50 anni non si prendevano neanche in considerazione». Il limite è stato via via innalzato fino ad arrivare a quello odierno.
«Il problema - dice Remuzzi - era come stabilire se i reni del donatore erano perfetti per essere usati singolarmente, utilizzabili per un trapianto doppio oppure da scartare. E allora abbiamo pensato di fare una biopsia del rene appena prelevato da cadavere e abbiamo messo a punto uno score di valutazione della qualità dell'organo. Ora siamo arrivati a prelevare reni da donatori con più di 80 anni, quindi virtualmente non c'è più un'età limite per i donatori e questo aumenta notevolmente il numero dei trapianti. Nel nostro studio
presentiamo i dati dopo diversi anni dal trapianto e mostriamo che non c'è nessuna differenza nella sopravvivenza di questi organi».
Nel caso di donatori anziani, la maggior parte dei trapianti è di entrambi i reni perché, spiega Remuzzi, «è difficile, anche se non impossibile, trovare in età avanzata un rene perfetto, ma abbiamo dimostrato che fanno perfettamente il lavoro di uno».
Remuzzi sottolinea i vantaggi del sistema di selezione italiano. Negli altri paesi, ad esempio gli Stati Uniti, si adottano criteri indiretti come l'età o le malattie da cui era colpito il donatore.
«Utilizzando i loro criteri avremmo scartato il 90% dei reni che abbiamo trapiantato con successo; anche il trapianto di due reni allo stesso ricevente lo fanno molto raramente, eppure permette di effettuare molti trapianti con ottimi risultati», conclude Remuzzi.