Uova di cioccolato, i consigli per i genitori

Una quantità spesso esagerata che va gestita al meglio

Arriva Pasqua e con essa un profluvio di uova di cioccolato per i bambini. Da genitori, nonni e parenti vari i bambini ricevono una quantità di cioccolato esagerata e che va gestita al meglio per evitare problemi di salute.
La nutrizionista Mirella Elia, che lavora presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, spiega al Corriere della Sera come agire per creare fin da piccoli un rapporto sano con il cibo: «Tutto dipende dalla quantità: qualsiasi alimento, anche il più salutare, se assunto in eccesso può far male- sottolinea Elia -. La frutta, ad esempio, per l'elevato contenuto di fruttosio e saccarosio, se consumata in quantità esagerata, potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l'insorgenza della steatosi epatica, il cosiddetto fegato grasso, poiché i carboidrati assunti in eccesso si trasformano in grassi. Sappiamo che i bambini, ma anche gli adulti, sono particolarmente golosi di cioccolata, i genitori però devono riuscire a moderarne il consumo, perché contiene ammine, delle sostanze farmacologicamente attive, che in alcuni bambini possono risultare eccitanti, al pari della caffeina e della teina. Naturalmente parliamo sempre di grossi quantitativi. Il cioccolato inoltre stimola l'attività gastrica e, pertanto, potrebbe peggiorare i sintomi del reflusso gastroesofageo».
Innanzitutto va letta bene l'etichetta. In linea generale, meno ingredienti ci sono e meglio è. È importante che il cioccolato non contenga grassi vegetali generici ma solo burro di cacao. «Un cioccolato di buona qualità può dare molti benefici all'organismo - sottolinea Elia -. Grazie alla presenza del magnesio fa bene all'umore. Concilia inoltre il sonno, poiché contiene triptofano, un precursore della serotonina e melatonina. Se extra fondente, per la maggior presenza di cacao, è ricco di antiossidanti, quali i polifenoli e i flavonoidi. Questi ultimi migliorano la salute del cuore, riducendo il colesterolo LDL e migliorando l'elasticità dei vasi sanguigni. Il cioccolato fondente ha perciò effetti benefici anche sul sistema cardiovascolare. Riguardo i grassi, poi, non vanno demonizzati poiché, tra l'altro, hanno la capacità di rallentare lo svuotamento gastrico e prolungare quindi il senso di sazietà. Inoltre, un cioccolato con un'alta percentuale di cacao, possiede anche meno zuccheri e il sapore “più amaro” è l'ideale per “smorzare” la voglia di dolce. Ecco perché l'ideale è mangiarne un pezzettino dopo cena».
Di per sé il cioccolato non un cibo allergizzante, ma spesso contiene frutta secca, che invece potrebbe esserlo. «Non basta evitare solo la classica cioccolata con le nocciole, poiché l'elenco degli ingredienti potrebbe riportare la dicitura “Eventuale presenza di frutta a guscio”. Questa cautela del produttore viene aggiunta quando si lavora il prodotto in uno stabilimento in cui vengono trattati comuni allergeni come nocciole e anacardi. Tutto dipende dal grado di allergia. Se il rischio è lo shock anafilattico, allora va assolutamente evitato. Anche il classico cioccolato al latte può scatenare reazioni se il bambino è allergico alle proteine del latte vaccino. Se è invece intollerante al lattosio, può incorrere in problematiche di tipo gastrointestinali. In ogni caso, è bene evitare il cioccolato prima dei 3 anni e, nei bambini piccoli mai il cioccolato con la frutta secca, poiché, in questa fascia di età, aumenta il rischio di ostruzione delle vie aeree», spiega Elia.
Le feste di Pasqua sono meno impegnative di quelle di Natale per il nostro organismo. Di norma, ci sono solo un paio di giorni in cui si mangia più del dovuto, niente che non possa essere bilanciato da qualche passeggiata. «Se il bambino è in condizioni di sovrappeso, il giorno dopo si può ammortizzare l'eccesso di calorie proponendo cibi tendenzialmente proteici, accompagnati da verdure, anche sotto forma di passati, diminuendo il consumo di carboidrati - suggerisce Elia -. Da evitare la misurazione del peso subito dopo la festività: è facile che la bilancia segni un chilo in più. Questo accade poiché un'alimentazione come quella pasquale è più ricca di sale e zuccheri, sostanze osmoticamente attive, che fanno sì che l'organismo trattenga più acqua. Il peso in più è quindi imputabile, prevalentemente, ai liquidi non eliminati. È molto importante che i genitori, a prescindere dalla Pasqua e dagli altri giorni di festa, a livello educativo non enfatizzino troppo il dolce. È di certo ciò che ha presa maggiore sui piccoli, ma non deve mai essere proposto come premio. È quindi da evitare la frase: “ti do il dolce se prima mangi tutto”. Può essere più educativo associare il consumo del dolce ad un'attività fisica, perché il corpo richiede maggior energia».
Mangiare il cioccolato nella prima parte di giornata è la scelta migliore, perché è anche il momento in cui il nostro metabolismo è più attivo. Il cioccolato che avanza si può proporre a colazione o a merenda. «Ottima una fetta di pane, magari integrale, col cioccolato, che grazie al potere dei grassi presenti, svolgerà un'importante azione saziante. In alternativa, yogurt con pezzi di cioccolato e cereali. Si possono utilizzare gli avanzi delle uova anche per preparare un ciambellone da mangiare a colazione o merenda. Un altro momento ideale per gustare la cioccolata è un paio d'ore prima di fare sport o al termine dell'attività fisica. In questo modo verrà utilizzato dall'organismo per gestire un maggiore dispendio di energia. In tutti questi casi, il cioccolato non risulterà in eccesso ma perfettamente modulato», conclude la nutrizionista.

17/04/2025 09:36:55 Andrea Sperelli


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