44 e 60 anni. Segnatevi questi due periodi della vita, perché sono quelli in cui il vostro corpo chiederà conto del vostro stile di vita. Secondo un gruppo di ricerca della Stanford University, infatti, l'invecchiamento è lineare fino a un certo punto, dal momento che quando l'uomo raggiunge queste due fatidiche età il passaggio verso l'anzianità si fa più rapido.
I ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati su Nature Aging, si sono concentrati in particolare sulle malattie cardiovascolari e sull'Alzheimer, osservando una netta accelerazione dei segnali associati a queste malattie in precise fasce d'età .
Il campione analizzato era formato da 108 persone seguite per 2 anni. Gli scienziati hanno valutato 135.239 caratteristiche biologiche, fra cui Rna, proteine, lipidi e microbioma intestinale, cutaneo, orale e nasale, ottenendo oltre 246 miliardi di informazioni.
È emerso che l'81% delle molecole studiate mostra segni di deterioramento almeno in una delle due età individuate come critiche. All'età di 60 anni, cambia improvvisamente la capacità metabolizzare i carboidrati e la caffeina e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e renali. La pelle si invecchia, i muscoli perdono tonicità e il sistema immunitario comincia a perdere colpi.
Se a 60 anni più o meno ci si aspetta un declino fisico, quello che ha sorpreso i ricercatori è stato lo scalino dei 44 anni. Anche a questa età si riscontrano cambiamenti nelle molecole legate al metabolismo dei lipidi, della caffeina e dell'alcol, nonché alle malattie cardiovascolari e alle disfunzioni della pelle e dei muscoli.
I ricercatori hanno ipotizzato l'influenza della pre-menopausa per giustificare il fenomeno, ma si sono presto accorti che gli stessi meccanismi si ripetevano anche fra gli uomini della stessa età .
Ciò suggerisce di cominciare a pensare di proteggere cuore e cervello già appena entrati negli anta, perché il nostro organismo non sembra più in grado di assimilare ciò che beviamo e mangiamo come nei decenni precedenti.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293605 volte