La fame nervosa è associata a livelli di stress superiori al normale. Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha analizzato gli effetti del lockdown sulla salute delle persone, rivelando che l'88,6% dei soggetti sopra i 16 anni ha sofferto di stress psicologico e quasi il 50% di sintomi depressivi.
Fra gli oltre 5.000 partecipanti alla ricerca, quelli che mostravano sintomi depressivi avevano anche la tendenza a consumare meno latticini, frutta e verdura e più cibi ricchi di zuccheri e grassi.
Un'altra ricerca pubblicata su Frontiers ha coinvolto 21 adulti sani fra i 20 e i 30 anni, ai quali è stato dato un pasto ad alto contenuto di grassi (56,5 grammi di grassi) o a basso contenuto di grassi (11,4 grammi) 1,5 ore prima di un esercizio di stress mentale di 8 minuti. Durante l'esercizio, sempre più intenso col passare dei minuti, i soggetti venivano avvisati di un'eventuale risposta sbagliata.
Il consumo di alimenti grassi in condizioni di stress mentale sembra ridurre la funzione endoteliale dell'1,74% esponendo a un rischio maggiore di eventi cardiovascolari. «In passato l'endotelio era considerato un semplice rivestimento monocellulare della parete dei vasi sanguigni che separava il sangue circolante dalla parete vascolare», spiega al Corriere della Sera Roberto Pedretti, professore associato di Malattie dell'apparato cardiovascolare all'Università di Milano Bicocca, direttore del Dipartimento Cardiovascolare all'IRCSS MultiMedica di Sesto San Giovanni e membro del Consiglio direttivo dell'Associazione Europea di Cardiologia Preventiva. «In realtà le cellule endoteliali svolgono importanti funzioni, tanto che l'endotelio è ormai considerato un vero e proprio organo con un ruolo chiave nella regolazione del tono e della struttura vascolare. Se ben funzionante produce numerose sostanze vasodilatanti e vasocostrittrici ed è in grado di inibire o di attivare svariati meccanismi funzionali, come l'aggregazione piastrinica, con un'azione rilevante nella genesi dei processi trombotici e delle lesioni aterosclerotiche. Per questo un'alterazione della funzione endoteliale può non solo modificare il tono vascolare, ma anche svolgere un ruolo importante nell'origine del danno vascolare e quindi degli eventi cardiovascolari. Senza dimenticare che i dati epidemiologici dimostrano come lo stress cronico, quindi quello prolungato e persistente, predica l'insorgenza di malattia coronarica».
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