Uno studio apparso su BMJ Open Gastroenterology mostra che il rischio di insorgenza della celiachia è più alto nei soggetti con livelli di ferro geneticamente più bassi.
«L'innesco ambientale alla base della crescente prevalenza della malattia celiaca non è noto. Una causa suggerita è la carenza di ferro, che si presenta in maniera comune in tale patologia. Noi abbiamo cercato di valutare questa possibile associazione per mezzo della randomizzazione mendeliana (MR), che sotto determinati presupposti può suggerire una relazione causale», afferma Isabel Hujoel della University of Washington di Seattle, prima autrice del lavoro.
Gli scienziati hanno realizzato uno studio su due campioni, analizzando il nesso fra polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) associati allo stato del ferro e alla presenza di malattia celiaca. Gli SNP sono stati estratti da una metanalisi di tre studi di associazione sull'intero genoma (GWAS). L'associazione tra questi SNP e la malattia celiaca è stata valutata utilizzando le statistiche riassuntive GWAS tratte dalla UK Biobank che riguardavano 336.638 individui bianchi britannici, 1.855 dei quali affetti da celiachia.
È stato eseguito un test di Egger per la pleiotropia e presa in considerazione la plausibilità delle ipotesi della MR per considerare la potenziale causalità . È emersa la presenza di 4 SNP fortemente associati allo stato sistemico del ferro non correlati a fattori di rischio noti per la malattia celiaca.
I livelli di ferro più elevati risultano quindi associati negativamente al rischio di malattia celiaca. «I nostri risultati evidenziano una potenziale opportunità per la prevenzione della malattia celiaca», concludono i ricercatori.
Fonte: BMJ Open Gastroenterology 2024. Doi: 10.1136/bmjgast-2023-001236
BMJ Open Gastroenterology
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