Un'analisi di ricercatori del Francis Crick Institute di Londra pubblicata su Lancet mostra una comparativa fra vaccini monovalenti XBB.1.5 e vaccini bivalenti diretti contro il Covid.
Stando ai dati dei ricercatori guidati da Emma C. Wall, i primi fornirebbero titoli neutralizzanti circa 3,5 volte superiori a quelli assicurati dai vaccini bivalenti contro varianti specifiche, il che dimostra una maggiore adattabilità dei vaccini monovalenti di fronte alle nuove mutazioni.
In entrambi i casi, comunque, i soggetti vaccinati mostravano di possedere anticorpi neutralizzanti contro la variante BA.2.86 prima che questa emergesse, confermando l'efficacia della vaccinazione precedente e la reattività del sistema immunitario alle nuove minacce.
Secondo i ricercatori, è necessaria un'ottimizzazione continua nella selezione delle varianti virali per le future campagne di vaccinazione, oltre che la ricerca di trattamenti e vaccini di prossima generazione che possano offrire una protezione trasversale contro un ampio spettro di varianti: "La continua capacità dei vaccini mRNA di indurre risposte neutralizzanti ampie a varianti antigenicamente distinte di fronte alla rapida evoluzione virale rimane uno dei fenomeni più notevoli della pandemia Covid-19", commenta Wall.
Fonte: Lancet
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