Si possono guadagnare anche 2 anni e mezzo di vita se vicino a noi si trovano spazi verdi. Lo dice uno studio pubblicato su Science Advances da un team della Northwestern University guidato dal prof. Lifang Hou, che spiega: "La ricerca ha mostrato che la vicinanza agli spazi verdi ha causato cambiamenti biologici o molecolari che possono essere rilevati nel sangue".
Gli scienziati americani hanno confrontato i cambiamenti biologici legati all'età nei soggetti del campione per un periodo di 20 anni. Hanno calcolato l'età biologica dei volontari analizzando il loro Dna, osservando allo stesso tempo i cambiamenti nel funzionamento dei geni legati al processo di invecchiamento.
Si sa che l'età biologica è legata al rischio di sviluppare alcune malattie tipiche dell'invecchiamento come il cancro, le patologie cardiache o l'Alzheimer.
“L'età biologica dipende davvero da ciò che facciamo quotidianamente, compreso ciò che mangiamo e quanto siamo attivi", sottolinea Lifang Hou. Oltre allo stile di vita, però, è importante anche l'ambiente in cui si vive.
“Numerosi studi hanno già dimostrato i benefici degli spazi verdi per la salute e contro la mortalità prematura", afferma David Rojas-Rueda, professore di Epidemiologia presso la Colorado State University.
La nuova ricerca ha quantificato gli effetti degli spazi verdi nel prolungamento della vita, ma saranno necessari nuovi studi per comprendere appieno quali siano i fattori benefici naturali che influenzano la salute.
Un altro studio del King's College di Londra pubblicato su Plos One, ad esempio, ha descritto gli effetti benefici di una passeggiata in riva a un fiume o sulle sponde di un lago.
Secondo i ricercatori inglesi, la combinazione di spazi blu e verdi, insieme alla presenza di fauna selvatica, garantisce un'influenza più positiva sul benessere rispetto al tempo speso solo in uno spazio verde.
Lo stato mentale dei partecipanti è stato registrato con Urban Mind, un'app che misura l'esperienza di vita urbana o in campagna mentre la si sta vivendo. I soggetti hanno valutato l'ambiente e il proprio benessere mentale 3 volte al giorno per 14 giorni. In tutto sono state raccolte 7.975 valutazioni riferite a 299 partecipanti, 209 femmine e 86 maschi fra i 16 e i 77 anni. 87 di loro soffrivano di disturbi mentali.
I risultati indicano che il contatto con fiumi e laghi ha un effetto positivo sul benessere mentale maggiore almeno del 5 per cento rispetto a quello ottenuto frequentando solo spazi verdi. La sensazione positiva, inoltre, perdurava per le successive 24 ore.
I risultati possono essere utili per la pianificazione della politica urbana, ma anche per preparare programmi sociali specifici. Canali, laghetti e fiumi potrebbero diventare luoghi di incontro per favorire l'interazione e la socializzazione, oltre che il benessere psicofisico.
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