Gli alimenti estivi alleati della fertilità

Un'alimentazione corretta per aumentare le probabilità

Per molte coppie, l'adozione di uno stile di vita sano e di un'alimentazione corretta potrebbero rappresentare di per sé la soluzione ai problemi di infertilità.
“Una corretta alimentazione può prevenire gli stati infiammatori e le infezioni, nemiche della fertilità. Le carenze nutrizionali, spesso presenti sia in caso di iper che di malnutrizione, incidono fortemente sulla qualità dei gameti e sulle possibilità di concepimento. Suggeriamo quindi di approfittare dell'estate per introdurre nella propria dieta una serie di alimenti che favoriscono la fertilità, oltre ad essere piacevoli da consumare”, spiega la dottoressa Claudia Banfi, biologa nutrizionista presso Clinica Eugin.
Vediamo quindi di che alimenti si tratta.

Anguria e cetrioli
L'anguria, anche nota come cocomero, è uno dei frutti più graditi della stagione estiva per il suo sapore naturalmente dolce e la sua capacità dissetante. Povera di calorie e zuccheri, senza eccedere nelle quantità consumate, può essere a pieno titolo considerata un'alleata della fertilità per la sua ricchezza in vitamina C, beta-carotene (precursore della vitamina A) e licopene, preziose molecole dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Il licopene, carotenoide presente anche nel pomodoro, è il pigmento che regala all'anguria il caratteristico colore rosso e che, in diversi studi, ha dimostrato un effetto protettivo sul sistema cardiocircolatorio. Per le sue proprietà utili soprattutto nell'ambito della fertilità maschile, viene spesso anche inserito in integratori per la salute prostatica e, in generale, per la salute riproduttiva degli uomini.
La ricchezza in potassio dell'anguria contribuisce a mantenere in buona salute i vasi sanguigni e a preservare l'equilibrio elettrolitico, fondamentale per stabilizzare la pressione ematica. Inoltre, proprio come i cetrioli, l'anguria, oltre ad essere ricca di acqua e favorire una buona idratazione, contiene un amminoacido, chiamato citrullina, in grado di dilatare i vasi sanguigni, contrastando la disfunzione erettile e contribuendo a una buona salute urogenitale. Questa molecola è concentrata per lo più nei frutti maturi ed in particolare nella buccia esterna, seguita dalla porzione centrale della polpa e dalle scorze interne. Il consiglio, quindi, è quello di non scartare completamente la porzione “bianca” interna di questo prezioso frutto.

Pomodori
Il pomodoro è uno dei vegetali più ricchi in licopene, un potente antiossidante di natura lipidica spesso consigliato a supporto della fertilità maschile. Tuttavia, mangiare pomodori potrebbe non essere sufficiente per fare scorta di questo prezioso alleato. Infatti, bisogna tener conto dei seguenti fattori:
- Grado di maturazione: la quantità di licopene nei pomodori risente della temperatura del luogo di coltivazione e del momento della raccolta. Pomodori acerbi o consumati fuori stagione contengono meno licopene di pomodori maturi consumati in estate: questa, pertanto, è la stagione perfetta per consumarli.
- Cottura: le alte temperature modificano parzialmente la forma chimica del licopene, rendendola più facilmente assorbibile. Pomodori cotti e tritati/frullati, come in una salsa o in un sugo, sono l'ideale per aumentare la biodisponibilità di questo potente antiossidante;
- Concomitante presenza di lipidi vegetali e beta-carotene: è stato osservato che, in presenza di beta-carotene e grassi vegetali come l'olio extravergine d'oliva, la biodisponibilità del licopene aumenta. Aggiungendo l'olio extravergine d'oliva al sugo di pomodoro otterremo il massimo beneficio: licopene facilmente assorbibile e vitamina E, anch'essa fortemente antiossidante.

Frutti di bosco, ciliegie e visciole
Mirtilli, more, lamponi, ribes, fragole, ciliegie e visciole sono frutti accomunati dall'eccezionale contenuto di molecole antiossidanti, in particolari carotenoidi e polifenoli, come antocianine e flavonoidi. Stili di vita caratterizzati da fumo, consumo di alcolici, sedentarietà e cattive abitudini alimentari (in primis carenza di frutta e verdura di stagione), possono promuovere un'infiammazione cronica di basso grado, impattando negativamente sulla fertilità maschile e femminile. Fra le principali ragioni di questo impatto negativo, in primis del peggioramento della qualità gametica, c'è lo stress ossidativo, ossia lo sbilanciamento fra i radicali liberi e le specie antiossidanti, a favore dei primi. Le molecole antiossidanti sono indispensabili per mantenere una buona salute generale e riproduttiva, soprattutto se si pensa che:
- Lo spermatozoo è la seconda cellula umana più piccola in assoluto: ciò significa che è la seconda cellula umana più sensibile ai danni esercitati dallo stress ossidativo;
- La cellula uovo è immersa nel fluido follicolare, che in condizioni normali dovrebbe contenere buone quantità di vitamina A, vitamina D e vitamina E, tutte molecole ad azione antiossidante.
Il mirtillo rosso, inoltre, è famoso per le sue proprietà antinfiammatorie: contribuisce al benessere delle vie urinarie, contrastando infezioni associate per esempio alla cistite, un'infiammazione della vescica spesso dovuta a cause infettive e piuttosto frequente in estate. Per questo motivo lo si ritrova - come “cranberry” - negli integratori che vengono frequentemente consigliati per debellare questi disturbi (in genere associato a D-mannosio e, se necessario, in affiancamento ad una terapia farmacologica prescritta dal ginecologo di fiducia).

Ananas, zucchine, legumi, cereali e pesce pescato
Via libera anche ad altri cibi “amici” della fertilità che sono tipici di questa stagione come ananas, zucchine, peperoni, pesche, albicocche e prugne.
“Non dimentichiamoci poi - per supportare la fertilità femminile e maschile - di consumare i legumi, che in estate si prestano ad essere inseriti in insalatone o serviti sotto forma di creme spalmabili come l'hummus; i cereali integrali in chicco, come farro, orzo e grano saraceno e l'olio extravergine di oliva, preziosa fonte di vitamina E”, spiega Claudia Banfi, biologa nutrizionista di Clinica Eugin. “Via libera anche al consumo di pesce, preferibilmente pescato e di piccola taglia, che rappresenta una preziosa fonte di acidi grassi omega-3. Oltre a una stagionalità di frutta e verdura, infatti, esiste anche una stagionalità del pesce: in questa stagione via libera al consumo di pesce azzurro del Mediterraneo, come alici, sgombri e sardine, e di pesce bianco, come orate, dentici e ricciole, senza dimenticare di consumare una volta a settimana anche molluschi o crostacei, come calamari, totani, seppie, granchi, gamberi e mazzancolle”, conclude Claudia Banfi.

28/06/2023 14:16:48 Andrea Sperelli


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