Non vanno esasperate le restrizioni cui si sottopongono gli intolleranti al lattosio. Secondo alcuni ricercatori francesi, che riprendono una raccomandazione dell'American Academy of Pediatrics, non esiste la necessità di eliminare ogni minima traccia di lattosio dalla dieta.
La metanalisi prodotta dagli scienziati francesi dimostra infatti che la quasi totalità degli intolleranti può sopportare senza problemi il consumo di 12 grammi di lattosio in una sola volta - circa una tazza di latte - e di 18 grammi nel giro di una giornata.
Ne consegue che l'intolleranza al lattosio venga spesso sovrastimata. Nella maggior parte dei casi, i pazienti hanno un deficit parziale di lattasi ed è quindi possibile, e anzi auspicabile, consumare una certa quantità di latte o formaggi senza accusare fastidi.
Per individuare la soglia critica l'ideale sarebbe eseguire una “curva del lattosio” al momento della diagnosi, ma lo stesso soggetto può autonomamente individuare il proprio limite da non oltrepassare pena la comparsa di problemi intestinali.
Esiste però una minima percentuale di persone che hanno effettivamente una carenza totale dell'enzima lattasi, e quindi sono del tutto incapaci di metabolizzare il lattosio. Una minima dose causa in questi soggetti sintomi gastrointestinali anche pesanti.
Per questa categoria di persone è bene considerare che il lattosio è presente come eccipiente in alcuni farmaci e può essere aggiunto in molti alimenti diversi come additivo alimentare. Si trova spesso nei salumi, in salse, budini, cioccolato, caramelle, pane e prodotti da pasticceria.
Chi ha un'intolleranza severa deve perciò leggere con attenzione le etichette; nei prodotti privi di lattosio o delattosati c'è meno dello 0,01%, di lattosio ovvero meno di 10 milligrammi su 100 grammi; quelli a basso/ridotto contenuto di lattosio ne contengono meno dello 0,1%, ovvero meno di 0,1 grammi su 100 grammi.
Anche nel latte di altri mammiferi c'è il lattosio, mentre nelle bevande vegetali tipo latte non è presente, ma in questo caso i valori nutrizionali sono completamente diversi dal latte vero e c'è da tenerne conto.
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