Chi non vede il lunedì come una scadenza ostica e a cui si rinuncerebbe volentieri? Davvero poche persone, in effetti. In realtà, secondo gli esperti si dovrebbe parlare più correttamente di “paura della domenica”, facendo riferimento a quella sensazione di disagio sperimentata da molti a partire dal pomeriggio della domenica appunto, quando già si comincia a pensare con insofferenza al prossimo ritorno alle normali attività della settimana lavorativa.
«La “paura della domenica” è la sensazione di disagio che si manifesta la domenica pomeriggio o sera all'idea di dover tornare a scuola, al lavoro o alla routine quotidiana della settimana. Può essere scatenata da vari fattori come lo stress legato all'ufficio o la mancanza di tempo libero», commenta al Corriere della Sera Diego Sarracino, professore associato di Modelli e Tecniche Cliniche di Intervento e Disturbi d'Ansia e dell'Umore all'Università degli Studi di Milano-Bicocca. «Le sensazioni scatenate dalla “paura della domenica” non sono, quindi, necessariamente legate al fine settimana in sé, ma piuttosto al modo in cui gestiamo i nostri stati emotivi e organizziamo le attività quotidiane. In alcuni casi il problema assume i connotati di una forma di un'ansia anticipatoria che porta a rimuginare per ore nel vano tentativo di risolvere questioni dal risultato incerto o vagamente minaccioso, come l'esito di una presentazione o di progetto lavorativo, la prospettiva di doversi occupare per giorni su compiti complessi o persino l'orario su cui puntare la sveglia per arrivare puntuali. Con il tempo e la pratica, ci sono strategie per imparare ad affrontare i problemi in modo positivo che possono aiutare a cambiare la nostra percezione dei giorni feriali e a sentirli come giorni piacevoli (quasi) come il fine settimana».
Per superare la paura della domenica è necessario inserire alcune routine, che offrono al nostro cervello un senso di sicurezza e di stabilità. «Le routine riducono lo stress e l'ansia legati ai cambiamenti improvvisi e migliorano il benessere psicofisico, la qualità del sonno e la produttività. Introdurre una nuova routine o abitudine, tuttavia, richiede al cervello una quantità significativa di sforzo mentale e cognitivo per adattarsi ai diversi schemi comportamentali e ambientali», spiega il professore. «Per questo una valida strategia potrebbe essere quella di spalmare le nuove ruotine nel corso dell'intera settimana, in modo da percepirle come parte della nostra realtà quotidiana. Le più efficaci sono quelle che ci piacciono e ci fanno sentire a nostro agio. Possiamo scegliere di fare le stesse cose ogni giorno, compreso il sabato e la domenica, come mangiare a orari regolari, fare una passeggiata dopo pranzo, praticare yoga la sera, guardare la serie tv preferita».
Altro aspetto fondamentale è la gestione del sonno. È importante ovviamente arricchire la nostra vita sociale incontrando gli amici, ma senza pregiudicare il giusto riposo, pena un impatto negativo sulla salute mentale e fisica.
«Il consiglio è di evitare il cosiddetto jet lag sociale, vale a dire il cambiamento esagerato della routine del sonno durante il fine settimana che si manifesta tipicamente con l'andare a dormire e/o alzarsi molto più tardi del solito. Questo comportamento può disturbare il ritmo circadiano naturale del corpo, l'orologio interno che regola l'intero organismo, e causare difficoltà di addormentamento, sonnolenza durante il giorno e una ridotta qualità del sonno».
Altri suggerimenti riguardano la sfera lavorativa. «Per migliorare l'umore del lunedì può essere strategico organizzare il lavoro in modo da avere un inizio di settimana meno in salita: significa lasciare sospese meno cose possibili il venerdì sera», aggiunge l'esperto. «Inoltre, imparare a prendersi il tempo per fare attività che piacciono nelle prime ore del lunedì come una passeggiata verso l'ufficio ascoltando musica o podcast oppure, se non è possibile, ritagliarsi questo rito nella pausa pranzo. In questa costante battaglia tra emozioni e ragione vengono in aiuto anche esercizi di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda. Può essere utile la mindfulness per concentrarsi maggiormente sul presente e imparare a osservare i nostri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche in maniera non giudicante. Questo può aiutare a riconoscere quando il nostro corpo sta reagendo in modo esagerato a situazioni che non sono effettivamente pericolose, come nel caso dell'arrivo del lunedì».
In sintesi, la paura della domenica è un disturbo diffuso, ma ampiamente gestibile. Solo in alcuni casi può trasformarsi in un vero e proprio disturbo d'ansia e dell'umore: «Per esempio, le persone che soffrono di depressione possono arrivare a temere non solo il lunedì, ma lo stesso fine settimana, in quanto si sentono sole o incapaci di trovare attività gratificanti da fare, temendo così di riprendere le attività del lunedì più stanchi e scarichi di prima. In casi come questo, è necessario un aiuto professionale e la terapia cognitivo-comportamentale può rappresentare un valido sostegno».
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
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