Anche virus e batteri vanno in vacanza. I germi infatti si trovano davvero a loro agio nelle camere d’albergo, tanto che un articolo su The Conversation a firma della microbiologa Primrose Freestone dell’Università di Leicester fa luce sugli inquietanti livelli infettivi presenti nelle stanze d’albergo.
I problemi, secondo l’esperta, cominciano ancora prima di entrare in stanza, ovvero in ascensore. Com’è facile supporre, i pulsanti degli ascensori vengono premuti da centinaia di persone diverse ogni giorno, propagando di mano in mano gli agenti infettivi. Lo stesso si può dire delle maniglie delle porte, disinfettate quotidianamente solo durante i primi mesi dell’emergenza Covid.
È quindi d’obbligo lavarsi le mani o usare un disinfettante dopo aver utilizzato una maniglia e prima di mangiare, bere o toccarsi il viso.
Al contrario di quanto si possa pensare i bagni sono in genere più puliti del resto della camera, proprio perché qui si concentra in particolare l’attenzione di chi fa le pulizie.
Se lenzuola e federe vengono naturalmente cambiate a ogni cambio di ospite, la stessa cosa non avviene con i copriletti, che si candidano quindi a ospitare un gran numero di microrganismi. Virus e batteri trovano un habitat ideale anche su cuscini, sedie, tende, tappeti e persiane. Altrettanto pericolose sono le superfici del comodino, del bollitore del tè, dell’interruttore della luce e del telecomando della Tv o dell’aria condizionata. Spesso questi oggetti non vengono igienizzati fra un ospite e l’altro, e sarebbe bene farlo in autonomia per evitare rischi inutili.
Un’eventualità tutt’altro che remota, poi, è la presenza delle cimici dei letti. Questi insetti in realtà non hanno a che fare con l’igiene, e finora non è stato dimostrato che possano trasmettere agenti patogeni agli esseri umani. Tuttavia, la loro presenza è fastidiosa anche perché tendono a pungere le persone e a rendere difficile il riposo. Tra l’altro la prevenzione è difficile perché gli insetti sono attivi di notte e si nascondono molto bene. Spesso l’infestazione si scopre in seguito a punture rossastre sulla pelle e a macchie di sangue sulle lenzuola.
Anche piccole macchie marroni all’interno di cassetti e armadi possono testimoniare la presenza di cimici, che lasciano lì le loro feci.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293623 volte