È possibile regolare il sesso? Decidere a tavolino quante volte farlo può essere uno stimolo o, al contrario, si possono creare frizioni? Ebbene, esiste un modo per avere una sessualità più sana e appagante, partendo proprio dalla scoperta di sé, indipendentemente dal genere, dall'età , dalle esperienze sessuali passate, presenti o future.
La meditazione è uno strumento che può aiutare a vivere con serenità i momenti di intimità , grazie a un percorso che insegna a risvegliare i sensi, riscoprendo il piacere e il desiderio sessuale.
La dott.ssa Maria Beatrice Toro, psicologa e piscoterapeuta, docente di psicologia di comunità e autrice, è voce guida di Sessualità Consapevole, il nuovo programma di meditazione di Petit BamBou, e ci accompagna in una analisi dei cambiamenti dei comportamenti sessuali (anche) a seguito della pandemia da Covid-19.
Una ricerca pubblicata del Kinsey Institute dell'Università dell'Indiana (USA) ha mostrato come le restrizioni abbiano ridisegnato la vita intima delle persone. Le regole di "distanziamento sociale" infatti hanno imposto limiti al sesso, ma, come conseguenza, hanno creato anche nuove opportunità . Se circa la metà degli intervistati ha affermato una diminuzione dell'attività sessuale, un utente su cinque ha riferito di aver ampliato il proprio repertorio erotico includendo nuove pratiche: tra cui il sexting, nuove posizioni sessuali e la condivisione di fantasie.
In relazione alla qualità della vita sessuale, il 43,5% ha invece dichiarato un calo, mentre il resto ha riferito che è rimasta la stessa (42,8%) o è migliorata (13,6%). Durante il periodo di restrizioni ai movimenti e ai contatti sociali, la frequenza media
dei comportamenti sessuali da soli e in coppia è quindi diminuita significativamente rispetto ai livelli pre-pandemia.
Anche un articolo del New York Times ha analizzato il declino dei tassi di attività sessuale cercando di trovare altre cause oltre la pandemia. Secondo l'economista britannica Noreena Hertz i cali sono causati da un'epidemia di solitudine. Oggi viviamo infatti in "un mondo che si sta allontanando", in cui l'aumento dei tassi di isolamento sociale minaccia non solo la nostra salute fisica e mentale, ma anche la nostra società . Molti sono i fattori che hanno contribuito a questo momento distopico, tra cui gli smartphone, la gig economy, l'economia senza contatto, la crescita delle città , l'aumento delle famiglie monopersonali, l'avvento degli uffici open space. Fattori che hanno fondamentalmente ridisegnato non solo le relazioni
economiche ma anche le relazioni personali.
Altro cambiamento registrato è l'aumento della tecnologia a supporto del sesso, con un incremento delle ricerche di pornografia online, di vendite di sex toy, di download di app per incontri e di post erotici sui social media. Questo modello, coerente con l'integrazione complessiva di internet e delle piattaforme digitali nella vita sessuale delle persone, suggerisce che quando le opportunità di sesso dal vivo e in coppia sono limitate, le attività online e in solitaria possono essere utilizzate per riempire il vuoto. Le persone che vivono da sole, infatti, sono sempre più propense a usare strumenti tecnologici dedicati al sesso a causa delle limitate opportunità di contatto personale. Inoltre, solitudine e stress potrebbero potenzialmente indurre ad adattarsi a nuovi comportamenti sessuali per soddisfare i bisogni psicologici o alleviare stati d'animo negativi.
"Il fatto che vi sia oggi mediamente una minor soddisfazione sessuale rispetto al pre-pandemia ci segnala l'opportunità di prenderci un momento di riflessione che ci porti oltre la crisi. La mindfulness è una delle opzioni più belle, efficaci, profonde che abbiamo per rivitalizzarci e far dialogare mente e corpo sotto la stella polare del piacere. Oggi siamo ipercoinvolti in una sessualità fatta di immagini e virtualità , si parla sempre più di bellezza, forma fisica, cibo e fitness, ma ci sono altri modi di realizzazione sensoriale, che passano attraverso un contatto amorevole e consapevole con il corpo", commenta la Dott.ssa Toro che aggiunge: “La sessualità è una delle motivazioni di fondo di ogni essere vivente ed è una dimensione importante del vivere umano.
Coinvolge mente, corpo, emozioni, fantasie e la sfera delle relazioni. Si tratta, infatti, di una dimensione che, ove lo si desideri, può essere condivisa con un partner da sedurre e dal quale lasciarsi sedurre, da incontrare virtualmente o realmente, con cui fare una breve esperienza o progettare una vita insieme".
La sessualità è quindi un'esperienza umana universale. Riguarda il rapporto con il nostro corpo, si collega ai nostri desideri e sentimenti personali e può essere condivisa con gli altri. Quando siamo ben allineati nella nostra sessualità e questa
corrisponde ai nostri bisogni e valori, viviamo nel benessere e nella realizzazione personale. Ma se, al contrario, è sottoposta a presunti imperativi, credenze, stereotipi, modelli o regole che non ci soddisfano allora può rafforzare determinati blocchi personali.
La sessualità piacevole è basata sulla scelta personale: entrare in contatto con il proprio corpo per rilassarsi, risvegliare i sensi e la sensualità , fattori centrali per godere appieno di un incontro sessuale. Riconnettersi alla dimensione sensoriale è quindi la chiave di tutto. È importante, perciò, prendere coscienza dei sensi ascoltando i desideri del corpo.
Lo scopo della sessualità consapevole è di raggiungere il benessere sessuale. Se la mindfulness è vivere nel momento presente con accettazione, connessione con le nostre sensazioni e senza giudizio, il sesso consapevole ha lo stesso approccio applicato alle relazioni intime, individuali o condivise. È un modo di relazionarsi con piena presenza dei sensi, emozioni e connessione con le persone coinvolte, attraverso respirazione, rilassamento e ragionamento positivo. Il corpo e la mente sono al centro del benessere sessuale, da qui il collegamento alla pratica della meditazione di piena consapevolezza, che promuove l'armonia mente-corpo.
Da un lato, il corpo: una sessualità serena richiede un rapporto rilassato e ricco con il corpo: quando ascoltiamo veramente quello che succede nel corpo e siamo in accettazione di ciò che è presente, siamo più inclini a sentire le sensazioni gradevoli e ad avere un'esperienza sessuale piacevole.
Dall'altro lato, la mente: la nostra disponibilità a una vita sessuale è spesso condizionata dallo spazio che le concedono lo stress e le tensioni. Essere più "nella testa che nel corpo" può causarci un sacco di problemi, al punto che vediamo la sessualità come un compito sgradevole che "bisogna" fare. Certi imperativi e discorsi interiori - i pensieri di anticipazione o le ruminazioni, la paura di non "essere abbastanza", la dittatura del "sempre di più", la necessità di fare una buona prestazione, il peso dei complessi, la volontà di controllo - sono tutti prodotti della nostra mente e sono dannosi per una sessualità soddisfatta, oltre a portare a disfunzioni come dolori, disturbi erettili, difficoltà a raggiungere l'orgasmo.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
281762 volte