Cancro, l'inattività uccide

Più tempo si trascorre seduti maggiori sono le probabilità di ammalarsi

Se si parla di cancro, rimanere seduti e inattivi è un lusso che non ci si può permettere. Lo ribadisce un nuovo studio pubblicato su Jama Oncology da un team del National Cancer Institute americano.
La ricerca è stata realizzata su 1.535 pazienti oncologici per indagare il legame fra mortalità per cancro e tempo trascorso a fare attività fisica o a stare seduti. Le persone coinvolte avevano un'età media di 65 anni, erano state curate per diversi tipi di tumore e seguite in media per 4 anni e mezzo. Il 57% degli interpellati si è dichiarato inattivo, un altro 15% ha ammesso di fare movimento in maniera giudicata insufficiente dagli esperti, ovvero meno di 150 minuti alla settimana. Soltanto il 28% è risultato attivo in base a questo parametro.
Inoltre, ben un terzo dei partecipanti ha riferito di trascorrere seduto tra le 6 e le 8 ore al giorno e un quarto oltre 8 ore. Infine, incrociando le risposte fra l'attività fisica e il tempo in poltrona emerge che quasi il 36% delle persone non pratica alcuno sport e per di più passa quotidianamente oltre 6 ore su una sedia.
La ricerca evidenzia da una parte che la sedentarietà è molto diffusa fra i pazienti oncologici e dall'altra che proprio questo aspetto espone i pazienti a un rischio ancora più alto di morte, sia per la possibilità di una recidiva sia per l'insorgenza di altre complicanze.
Gli esperti suggeriscono tre piccoli accorgimenti per mantenere un livello di attività fisica sufficiente: camminare all'aperto almeno 30 minuti al giorno per 5 giorni, praticare semplici esercizi fisici sfruttando i numerosi corsi online disponibili, evitare di prendere l'ascensore e fare le scale sia di casa che dell'ufficio.
Di recente, l'American Cancer Society ha aggiornato le proprie linee guida per la prevenzione oncologica, raddoppiando il tempo da dedicare all'attività fisica: da 150 si è passati a 300 minuti per un'attività fisica di moderata intensità, e da 75 a 150 per un'attività fisica intensa.
Una revisione di 9 studi per un campione di oltre 755.000 persone dimostra che l'esercizio fisico è associato a un rischio inferiore di sviluppare 7 dei 15 tipi di cancro analizzati, con un rapporto dose-dipendente, ovvero più sport si fa meglio è. Oltre alla riduzione delle probabilità di ammalarsi, lo sport ha l'effetto di rendere più tollerabili le terapie e di ridurre del 30% il rischio di recidive in chi si è già ammalato. L'attività fisica ridimensiona gli effetti collaterali della chemioterapia - fatigue e stanchezza cronica -, riduce l'ansia e la percezione del dolore. Inoltre, migliora l'umore, aumenta l'energia e favorisce le relazioni sociali, contrastando così solitudine e depressione, spesso presenti nei malati oncologici.

18/01/2022 14:38:08 Andrea Piccoli


Notizie correlate