La tecnica degli ultrasuoni focalizzati transcutanei si è rivelata efficace in caso di calcoli renali. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su The Journal of Urology da un team dell'Ospedale Universitario di Washington che dimostra l'efficacia degli ultrasuoni per il riposizionamento e della litrotrissia a onde d'urto (BWL) per la rottura della maggior parte dei calcoli nell'uretra.
Il campione dello studio era formato da soggetti che si sono presentati al pronto soccorso o al centro di endourologia dell'ospedale con un calcolo ureterale prossimale o distale. 29 pazienti svegli e non anestetizzati in cui i medici avevano una visuale libera di un calcolo nella zona focale hanno ricevuto un trattamento ecografico eseguito da personale addestrato.
Il trattamento consisteva in esplosioni di ultrasuoni fino a 3 secondi di propulsione a ultrasuoni e 30 secondi alla volta per la BWL. L'esposizione totale agli ultrasuoni non può superare i 10 minuti e nessun paziente è stato sottoposto a più di un trattamento. Sedici pazienti hanno ricevuto un trattamento solo per la propulsione e 13 hanno ricevuto sia trattamenti di propulsione che di BWL.
Il parametro di efficacia primario era lo spostamento dei calcoli dall'uretere alla vescica, che si è verificato in 19 dei 29 pazienti coinvolti (66%). Dopo 2 settimane di follow up, in 18 casi su 19 i pazienti avevano espulso i calcoli in media nel giro di 3,9 giorni. I ricercatori hanno anche confermato la frammentazione dei calcoli in cinque dei 13 pazienti (38%) che hanno ricevuto il trattamento con BWL. Solo 3 pazienti non hanno avuto alcun beneficio dal trattamento e sono stati sottoposti a chirurgia standard.
I pazienti hanno riferito che la procedura è stata “quasi indolore”, e in ogni caso ha ridotto in maniera significativa il dolore dovuto al calcolo in quasi tutti i pazienti. Il dolore era associato più che altro all'espulsione dei calcoli stessi.
Secondo i ricercatori, quindi, si può affermare che il trattamento a ultrasuoni è stato in grado di facilitare il passaggio, la frammentazione e l'espulsione dei calcoli renali.
"Questa è la prima sperimentazione umana su soggetti svegli di questo metodo per facilitare la rimozione del calcolo ureterale non chirurgicamente, e i risultati sembrano quasi troppo belli per essere veri", commenta Karen L. Stern, urologo presso la Mayo Clinic di Phoenix, in Arizona.
Stern aggiunge tuttavia che “la maggior parte degli urologi non ha esperienza negli ultrasuoni, una limitazione che potrebbe significare che il trattamento potrebbe essere eseguito più probabilmente da medici di emergenza o radiologi".
Fonte: The Journal of Urology
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