Uno studio pubblicato su The Lancet dimostra l'efficacia del farmaco trametinib nella cura di una forma di cancro ovarico, quello sieroso di basso grado. Il farmaco, utilizzato finora per il trattamento del melanoma e del cancro dei polmoni, aumenta il numero delle pazienti che rispondono ai trattamenti.
«Il cancro ovarico sieroso di basso grado si verifica principalmente nelle donne giovani, e di solito viene diagnosticata in fasi avanzate, per cui la chirurgia è il trattamento più comune. Viene utilizzata anche la chemioterapia, ma ha un basso tasso di risposta, e il 70% delle pazienti ha una ricaduta», afferma Charlie Gourley del Cancer Research UK Edinburgh Centre e della University of Edinburgh, autore senior dello studio.
Lo studio ha coinvolto 260 donne affette da cancro ovarico sieroso di basso grado, 130 delle quali hanno ricevuto trametinib e 130 cure standard con terapia ormonale e chemioterapia.
Per valutare l'effetto delle terapie sono state eseguite tomografie computerizzate o risonanze magnetiche ogni 8 settimane per i primi 15 mesi di trattamento, e ogni tre mesi in seguito.
Inoltre, le volontarie hanno compilato questionari sulla qualità di vita e sottoposti a prelievi di campioni di tessuto. I dati indicano che trametinib ha ridotto del 52% il rischio di progressione della malattia o di morte rispetto al trattamento ormonale o alla chemioterapia.
Nelle pazienti che hanno assunto trametinib, la progressione tumorale è stata rallentata di 13 mesi rispetto ai 7 mesi delle pazienti in terapia standard. A trametinib è stato inoltre associato un aumento di 4 volte della risposta al trattamento rispetto alle cure normali. Il trattamento sembra però presentare un carico di effetti collaterali lievemente superiore con sintomi quali affaticamento, problemi gastrointestinali ed eruzioni cutanee. A confermarlo è il livello di qualità di vita leggermente inferiore percepito dalle donne del gruppo trametinib rispetto alle donne che seguivano cure standard.
Fonte: Lancet
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