I bambini somigliano ai robot, o forse è più corretto dire il contrario. Fatto sta che i nostri pargoli imparano a parlare e a gestire le interazioni con l'ambiente circostante grazie alle associazioni mentali, proprio come i robot.
Gli scienziati dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova hanno messo a punto un robottino umanoide denominato iCub, al centro di uno studio inglese giunto alla conclusione che l'apprendimento precoce non si lega a un pensiero cosciente ma alla capacità automatica di associare oggetti e informazioni.
Lo studio è stato realizzato da Katie Twomey della Lancaster University, Jessica Horst della Sussex University e da Anthony Morse e Angelo Cangelosi della Plymouth University. Grazie a un semplice software, iCub - che ha l'aspetto di un bambino di 3 anni - ha potuto ascoltare parole e osservare oggetti con le telecamere che ha per occhi. Poi i ricercatori lo hanno addestrato a puntare nuovi oggetti per identificarli.
«Sappiamo che i bambini di 2 anni possono scoprire il significato di una parola nuova sulla base delle parole che già conoscono. Sono cioè in grado di comprendere che la nuova parola 'giraffa' si riferisce a un nuovo giocattolo quando possono vedere anche altri due a loro noti chiamati 'anatra' e 'coniglio'», spiega la dott.ssa Twomey.
Alla base di tutto ciò c'è il concetto di associazione. Secondo gli esperti, i bambini giungono all'obiettivo grazie a una strategia che è nota come «esclusività reciproca». In sostanza, se il giocattolo giallo è la papera e quello marrone è il coniglio, per esclusione quello arancione sarà la giraffa. La cosa sorprendente è che iCub ha imparato la nozione esattamente nello stesso modo.
«Questo nuovo studio - sottolinea Twomey - mostra che il comportamento di esclusività reciproca può essere messo in campo da un 'cervello' elementare, come quello di iCub, che semplicemente impara le associazioni tra le parole e gli oggetti. Infatti, per quanto iCub sembri intelligente, in realtà non può dire a se stesso 'io so che il giocattolo marrone è un coniglio e che il giocattolo giallo è un'anatra, quindi questo nuovo giocattolo deve essere una giraffa'. Questo suggerisce che almeno alcuni aspetti dell'apprendimento precoce si basano su una capacità sorprendentemente potente di fare associazioni che permette ai neonati e ai bambini piccoli di assorbire rapidamente le informazioni da un ambiente di apprendimento molto complicato», conclude la ricercatrice.
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