Il robot Futura cura i tumori del rene

Trattamento possibile anche per quelli del fegato

Le nuove terapie per il tumore del rene si affidano ai bracci meccanici di Futura, il primo robot intelligente programmato per combattere le neoplasie. Il robot, sviluppato dagli scienziati della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, elimina la necessità di aghi e bisturi, e agisce con estrema precisione riuscendo a non danneggiare le cellule sane.
La tecnica, applicabile anche ai tumori del fegato, prevede l'utilizzo di ultrasuoni ad alta energia. Futura è infatti l'acronimo di Focused Ultrasound Therapy Using Robotic Approaches.
Lo strumento, con l'ausilio dell'ecografia 3D, individua il tessuto malato e lo tratta con fasci di ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (Hifu), eliminando le cellule tumorali e lasciando intatto il resto.
"Flessibilità e guida robotica uccidono le cellule del tessuto tumorale. I vantaggi della piattaforma per i medici e soprattutto per i pazienti sono in grado di migliorare degenza e convalescenza", spiega in una nota il Sant'Anna.
Alla realizzazione hanno partecipato gli scienziati dell'Università di Dundee guidati da Andreas Melzer.
Arianna Menciassi, supervisore del progetto, commenta: “I test su pazienti umani inizieranno nei prossimi mesi, presso il centro di chirurgia sperimentale di Dundee, con l'obiettivo di ottenere tutte le informazioni necessarie per garantire l'utilizzo della piattaforma in una reale sala operatoria nel più breve tempo possibile. La valutazione della piattaforma robotica sarà condotta anche da un panel di esperti internazionali, clinici e tecnici, che vedono nel progetto un trampolino di lancio per l'utilizzo a largo spettro di questa tecnica terapeutica, ancora poco diffusa".

04/11/2015 11:44:15 Andrea Piccoli


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