I prematuri raggiungono il peso ideale in adolescenza

I neonati pretermine si mettono in pari con gli altri solo una volta ragazzi

Uno studio pubblicato su Plos Medicine rivela che i neonati pretermine raggiungono un indice di massa corporea simile a quello dei coetanei solo durante l'adolescenza.
La nascita pretermine è associata a maggiori possibilità di morbilità e mortalità perinatale, a problemi di sviluppo e di salute a lungo termine.
«Tuttavia, le prove sull'associazione della nascita pretermine con la successiva dimensione corporea derivano principalmente da studi che utilizzano il peso alla nascita come proxy della prematurità piuttosto che la durata effettiva della gestazione. Per chiarire meglio la situazione abbiamo studiato l'associazione dell'età gestazionale alla nascita con l'indice di massa corporea dall'infanzia all'adolescenza», spiega Johan Vinter della University of Copenaghen, primo nome dello studio.
La metanalisi ha utilizzato i dati di 253.810 coppie madre-bambino provenienti da 16 studi di coorte basati sulla popolazione generale in Europa. Sono state considerate alcune caratteristiche materne che potevano rappresentare un fattore confondente, ad esempio indice di massa corporea prima della gravidanza, istruzione, altezza, etnia eccetera.
È emerso che l'età gestazionale è associata positivamente all'indice di massa corporea nei primi 10 anni di vita, e il massimo aumento del punteggio z medio dell'IMC si verificava durante la prima infanzia per ogni settimana di aumento dell'età gestazionale. Nell'adolescenza, invece, gli individui pretermine hanno raggiunto livelli simili di IMC rispetto ai coetanei nati a termine.
I dati indicano che i soggetti nati molto in anticipo mostrano maggiori probabilità di sovrappeso rispetto ai coetanei a termine.
«Il nostro lavoro ha rilevato che l'età gestazionale può essere importante per la dimensione corporea nell'infanzia, ma che la forza dell'associazione si attenua con l'età, tanto che, nell'adolescenza, i ragazzi nati pretermine hanno un IMC medio simile a quello dei coetanei nati a termine», concludono Vinter e colleghi.

Fonte: PLOS Medicine 2023. Doi: 10.1371/journal.pmed.1004036
Plos Medicine