Non è solo la percezione visiva a trarre in inganno le vittime di anoressia. Anche il tatto viene distorto dalla malattia, secondo una ricerca pubblicata su Plos One da un team guidato dallo psichiatra Santino Gaudio.
Il tatto delle persone anoressiche fa percepire il proprio corpo più grande di quello che in realtà è, in particolare nelle zone “critiche” di gambe e fianchi.
Il dott. Gaudio spiega: “abbiamo fatto una revisione delle ricerche fatte finora sull'anoressia che avessero investigato la percezione del proprio corpo da un punto di vista multisensoriale, delle diverse aree del corpo".
È emerso che le donne anoressiche non solo hanno una visione distorta del proprio corpo, che vedono più grasso di quanto non sia, ma neanche il tatto sembra aiutarle a percepire in maniera corretta le proprie forme.
"Con il tatto percepiscono come fossero più grandi le parti del corpo più importanti per le donne, gambe e fianchi", spiega Gaudio. “Abbiamo riscontrato risultati simili a quelli dei pazienti che hanno avuto un ictus, in quanto mostrano un deficit nel riconoscere l'orientamento del proprio corpo".
Secondo l'ipotesi dello studio alcune alterazioni della corteccia parietale del cervello sarebbero responsabili di questi problemi. Con la comprensione di queste dinamiche i medici potrebbero trovare una strada per la messa a punto di nuovi trattamenti che ristabiliscano il corretto rapporto con il proprio corpo.
“Partirà nella prossima primavera con l'Università Cattolica di Milano un progetto di riabilitazione del corpo, con la riorganizzazione della propria immagine, che vedrà l'utilizzo della realtà virtuale", ha rivelato il dott. Gaudio.
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