Nuove linee guida per prevenire i calcoli

I cibi da evitare per scongiurarne la formazione

Un gruppo di esperti americani ha pubblicato le nuove linee guida sulla prevenzione dei calcoli renali. Il documento pubblicato su Annals of Internal Medicine fa il punto sui cibi da evitare per scongiurare l'insorgenza dei calcoli renali, oltre a invitare le persone ad aumentare il consumo di liquidi allo scopo di produrre due litri di urina al giorno.
Il dott. David Fleming, presidente dell'American College of Physicians, spiega: “una maggiore assunzione di liquidi durante il giorno può diminuire la recidiva di almeno la metà praticamente senza effetti collaterali".
In caso di necessità si può prescrivere un diuretico tiazidico, il citrato o l'allopurinolo. Inoltre, “le persone che già bevono la quantità raccomandata di liquidi, o quelle per le quali una maggiore assunzione di liquidi è controindicata, non dovrebbero aumentarne la quantità", spiega l'esperto.
La calcolosi renale o nefrolitiasi è una condizione che si caratterizza per la formazione di precipitati nel rene. Quando le dimensioni sono molto ridotte si parla di renella, mentre di fronte a dimensioni maggiori si distinguono diversi tipi di calcoli a seconda della loro composizione: ossalato di calcio, fosfato di calcio, ossalato e fosfato, acido urico, misti di acido urico e calcio, fosfato ammonio-magnesiaco (8%), cistina (2%).
Il tasso di recidiva dei calcoli renali va dal 35 al 50 per cento senza trattamenti. Per questo motivo è determinante cercare di rispettare le regole che ne prevengono la formazione, soprattutto in ambito alimentare.
La dieta del soggetto predisposto all'insorgenza dei calcoli prevede una serie di divieti alimentari ben precisi. Fra gli alimenti da evitare ci sono: carne, nocciole, spinaci, tè, rabarbaro, cioccolato, fragole, kiwi, crusca di frumento e bevande gassate, in particolare quelle a base di frutta e con acido citrico al loro interno.

Andrea Piccoli


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