Il cioccolato migliora la circolazione delle gambe

Utile per chi soffre di arteriopatia periferica

Chi avrebbe mai detto che il cioccolato si sarebbe rivelato utile anche per la circolazione sanguigna e per dare sollievo alle gambe? Una ricerca dell'Università La Sapienza di Roma pubblicata sul Journal of the American Heart Association rivela infatti che i soggetti che soffrono di arteriopatia periferica - una condizione che comporta dolori e crampi alle gambe, oltre che una riduzione della capacità di camminare autonomamente - possono beneficiare delle sorprendenti proprietà del cioccolato.
Secondo i medici italiani basterebbero 40 grammi del prelibato alimento per migliorare sia la velocità delle camminate sia la distanza complessiva che gli anziani colpiti da arteriopatia periferica possono percorrere. I benefici però sono legati al consumo di cioccolato fondente che abbia al suo interno almeno l'85 per cento di cacao.
Guidati dal prof. Francesco Violi, i ricercatori hanno verificato la capacità di deambulazione di 14 uomini e 6 donne affetti da arteriopatia periferica sottoponendoli a una seduta di tapis roulant al mattino e 2 ore dopo avergli fatto mangiare cioccolato fondente con l'85 per cento di cacao. Per verificarne l'efficacia reale altri soggetti hanno consumato invece cioccolato al latte con un contenuto di cacao pari solo al 30 per cento. È emerso che soltanto il cioccolato con una maggiore percentuale di cacao e quindi più ricco di polifenoli riusciva a migliorare la camminata degli anziani, con un aumento della velocità dell'11 per cento e un miglioramento della distanza coperta del 15 per cento.
La chiave sarebbe nell'ossido nitrico, un gas che migliora il flusso sanguigno. In chi aveva mangiato il cioccolato fondente, la concentrazione del gas era infatti più elevata.
Si tratta di risultati modesti da un punto di vista statistico, ma ottenuti senza alcuno sforzo e controindicazione e quindi, secondo Lorenzo Loffredo, uno degli autori, “di potenziale rilevanza per la qualità di vita di questi pazienti”.
“Gli alimenti ricchi di polifenoli potrebbero rappresentare una nuova strategia terapeutica per contrastare le complicazioni cardiovascolari”, conclude il prof. Violi.

Andrea Piccoli


Notizie correlate