Le pratiche da evitare in urologia

Lista di procedure non necessarie

Altre indicazioni sulle pratiche da evitare in urologia arrivano dall'American Urology Association, che ha stilato nell'ambito dell'iniziativa Choosing Wisely una lista di 10 procedure spesso inutili, costose e potenzialmente dannose. Eccole:

1) Negli uomini affetti da carcinoma prostatico a basso rischio la scintigrafia ossea routinaria è inutile. Questo tipo di esame va affrontato da pazienti con carcinoma della prostata di nuova diagnosi con Psa <20,0 ng/mL e score Gleason pari o inferiore a 6, a meno che la storia del paziente o l'esame clinico non suggeriscano un coinvolgimento osseo.
2) Il testosterone non va prescritto negli uomini con disfunzione erettile ma con livelli dell'ormone nella norma. È stato dimostrato che il testosterone aumenta il desiderio, ma non c'è alcuna prova che sia collegato anche alla funzione erettile.
3) Per i pazienti affetti da iperplasia prostatica benigna non va richiesto il dosaggio della creatinina o l'esecuzione di diagnostica per immagini del tratto urinario superiore. In presenza di sintomi del tratto urinario inferiore non particolarmente fastidiosi non è raccomandata un'ulteriore valutazione.
4) In mancanza di altri sintomi evitare di trattare con antibiotici i pazienti che mostrano un Psa elevato. Non ci sono sufficienti studi clinici che dimostrino l'efficacia degli antibiotici nella riduzione dei livelli di Psa e della necessità di una biopsia della ghiandola.
5) Nei ragazzi affetti da criptorchidismo non eseguire un'ecografia. Si tratta di un esame che ha scarso valore diagnostico nella localizzazione dei testicoli che non possono essere percepiti attraverso l'esame obiettivo. Inoltre, è stato dimostrato che esiste la possibilità che i testicoli siano presenti anche dopo un risultato ecografico negativo, reso ancora più difficile per la presenza nell'addome di tessuto circostante e di gas intestinale.
6) Per i pazienti che fanno uso di cateteri vescicali non vanno prescritti antibiotici, a meno che non si manifestino segni di infezione del tratto urinario, ad esempio febbre, dolore al fianco, ematuria, minzione urgente o frequente. In mancanza di sintomi simili, gli antibiotici si rivelano inefficaci. L'uso degli antibiotici va considerato invece in fase di posizionamento iniziale di un catetere sovrapubico, che richiede l'incisione della pelle.
7) In uomini affetti da cancro alla prostata a basso rischio non va richiesta una scansione tomografica computerizzata del bacino. Si tratta di un'indagine che in pochi casi fornisce informazioni utili in questa categoria di pazienti. Il test può essere utile in alcuni uomini in caso di sorveglianza attiva.
8) In pazienti asintomatiche non procedere alla rimozione della maglia vaginale sintetica. Non ci sono benefici evidenti legati alla procedura. Al contrario, la rimozione espone la paziente a potenziali complicanze come lesioni vescicali e al retto, oltre alla formazione di fistole.
9) Lo screening per il cancro alla prostata basato sul test del Psa andrebbe effettuato solo dopo averne parlato con il paziente e i suoi familiari. In presenza di più opzioni percorribili è bene coinvolgere i pazienti nel percorso decisionale.
10) L'analisi macroscopica delle urine non è sufficiente per diagnosticare una microematuria, che può essere individuata solo attraverso un'analisi microscopica. Strisce reattive positive per emoglobina devono essere confermate con la microscopia delle urine, dato che i falsi positivi con le strisce sono comuni. In assenza di microematuria confermata microscopicamente, non è necessaria l'esecuzione di un'indagine radiografica.

Fonte: Choosing Wisely

16/09/2016 11:44:00 Arturo Bandini


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