La tubercolosi arriva anche dal gatto

Casi di contagio dai felini in Inghilterra

Ci si può infettare di tubercolosi anche attraverso i gatti. È la preoccupante novità emersa da alcuni controlli sanitari effettuati nella cittadina di Newbury, nel Berkshire, dove fra il dicembre 2012 e il marzo 2013 nove gatti di proprietari diversi, ma che vivevano nel raggio di poche centinaia di metri l'uno dall'altro, contrassero l'infezione.
Successivamente si scoprì che anche due dei nove proprietari avevano sviluppato la malattia, mentre altre due persone della zona risultate positive ai test anticorpali mostravano invece di essere portatrici sane.
Le analisi hanno confermato che si trattava dello stesso ceppo della malattia, stabilendo per la prima volta il passaggio del Mycobacterium Bovis dal gatto all'uomo. Noel Smith, che si è occupato delle analisi molecolari per conto dell'AHVLA (Animal Health and Veterinary Laboratoryes Agency), spiega: “i test sul bestiame della zona hanno rivelato un piccolo numero di capi infetti con lo stesso ceppo di M. bovis dei gatti. Tuttavia, un contatto diretto tra i gatti e questi bovini è improbabile considerando la distanza delle zone di pascolo. La fonte più probabile dell'infezione sono gli animali selvatici, ma la trasmissione da gatto a gatto non può essere esclusa”.
Secondo gli esperti, il passaggio dell'infezione all'uomo è avvenuto tramite inalazione dei batteri emessi con la saliva attraverso la tosse o leccando ferite aperte del proprietario. I gatti probabilmente sono stati infettati attraverso l'ingestione di topi e conigli colpiti dal batterio.
Nel nostro paese l'incidenza della forma bovina della tubercolosi è molto più bassa rispetto alla Gran Bretagna. La regione più colpita è la Sicilia, ma i rischi di contagio riguardano soprattutto l'uso di latte non pastorizzato, mentre sono assenti i casi di contagio dai gatti.

Andrea Sperelli


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