L'ossitocina arruolata contro l'anoressia

L'ormone dell'amore contrasta il disturbo

L'amore potrebbe essere lo strumento ideale per scardinare le resistenze psicologiche presenti nelle ragazze affette da anoressia. Nello specifico, una ricerca coreana suggerisce l'utilizzo dell'ossitocina, denominata appunto “ormone dell'amore” perché prodotto durante i rapporti sessuali, il parto o l'allattamento al seno.
L'ormone sarebbe in grado di modificare in senso positivo la tendenza all'anoressia, stimolando il consumo di cibi ipercalorici e la preferenza di modelli estetici più “tondeggianti”.
Gli scienziati asiatici, che hanno pubblicato il loro lavoro su Psychoneuroendocrinology, hanno mostrato a un gruppo di ragazze affette da anoressia una serie di immagini relative al cibo e al grasso corporeo. Dopo aver inalato uno spray contenente ossitocina, la loro reazione non era più disgustata.
“La nostra ricerca dimostra che l'ossitocina riduce le tendenze inconsce dei pazienti nel concentrarsi sul cibo, la forma del corpo e le emozioni negative”, spiega Youl-Ri Kim, professore alla Inje University di Seoul, in Corea del Sud.
La ricerca apre la strada a nuove prospettive di cura per questo disturbo alimentare grave che compromette alla lunga la salute della persona, spingendola in molti casi all'autodistruzione. In Italia oltre 2 milioni di ragazze accusano un disturbo alimentare grave. In realtà, quello più comune è la bulimia, che colpisce quasi un milione e mezzo di ragazze, mentre l'anoressia è responsabile di 750mila casi, un numero comunque molto preoccupante.

Andrea Sperelli


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