Mamme, non fasciate il vostro bambino

Rischio di Sids e lussazione dell'anca a causa della fasciatura

La fasciatura dei neonati è tornata di moda negli ultimi tempi. Siti e riviste non fanno che decantare gli aspetti positivi di questa pratica dal sapore antico e dagli effetti collaterali pericolosi, a quanto pare.
Una ricerca dell'Università di Bristol coordinata dalla dott.ssa Anna Pease segnala il possibile nesso con l'aumento del rischio di Sids, la sindrome della morte improvvisa del lattante.
La metanalisi, pubblicata su Pediatrics, ha preso in esame 4 studi: «Dai dati raccolti emerge un'associazione significativa tra Sids e la fasciatura dei neonati, specie se posti in posizione laterale o prona», spiegano gli autori.
La fasciatura è un'antica usanza in varie parti del mondo che dovrebbe servire a tranquillizzare il bambino e a farlo dormire meglio. «Ma in tutti e quattro gli studi esaminati, in cui 760 episodi di morte improvvisa sono stati confrontati con 1.759 controlli, la percentuale di bambini fasciati è risultata maggiore nei casi di Sids», riprende Pease. «A conti fatti, il rischio di Sids associato all'essere collocato in decubito laterale quasi raddoppia tra i bambini in fasce rispetto ai controlli, aumentando ulteriormente tra i bambini fasciati e collocati in posizione prona, anche se questi ultimi sono casi rari».
Il rischio di Sids sembra aumentare con l'età, raggiungendo il culmine dal sesto mese in poi. «La maggior parte dei bambini è in grado di cambiare posizione da solo a 4-6 mesi di età, il che suggerisce la necessità di scoraggiare la fasciatura dal quarto mese in poi, tenendo in ogni caso il neonato fasciato sdraiato in posizione supina qualunque sia la sua età», conclude Pease.
Ma il rischio di Sids non è l'unico che corrono i bambini sottoposti a tale pratica. Un altro studio inglese pubblicato su Archives of Disease in Childhood dal prof. Nicholas Clarke, chirurgo e ortopedico pediatrico presso l'Ospedale di Southampton, ha analizzato le conseguenze di questa scelta sulla salute del bambino. Secondo il ricercatore inglese, infatti, il rischio è la lussazione dell'anca a causa della fasciatura stretta utilizzata per dare al neonato quel senso di protezione che faciliti il riposo, plachi il pianto e riduca il dolore dovuto alle coliche.
«Ero convinto che questa pratica antica fosse ormai dimenticata», spiega il prof. Joël Lechevallier, presidente della Società francese di ortopedia pediatrica. «La fasciatura costringe il bambino a tenere le gambe strette e favorisce le lussazioni dell'anca. Non a caso, fra gli indiani Navajo, che hanno come tradizione la fasciatura dei neonati, si registra una delle incidenze più alte di lussazioni».
Il bebè deve potersi dimenare anche quando dorme perché i movimenti che fa contribuiscono al corretto sviluppo delle anche e alla giusta articolazione della testa del femore. Una necessità tanto più impellente per quei bambini in cui la postura nell'utero fa uscire la testa del femore dal suo sito. In più della metà dei casi, le anche instabili guariscono in maniera spontanea durante l'infanzia.
«Per i bambini a rischio, si raccomanda la posizione della rana - spiega Lechevallier - con le gambe ben distanti fra di loro e ritratte. Se si fascia il bambino chiudendo le gambe le possibilità di remissione spontanea del disturbo diminuiscono notevolmente, anzi è quasi certo che l'anca verrà lussata».
Una lussazione non impedisce di imparare a camminare, ma può causare una zoppia e rendere necessario un trattamento che a volte può arrivare all'intervento chirurgico. La fasciatura è quindi una scelta da evitare anche se i suoi effetti positivi spingerebbero ad adottarla. Il consiglio è semmai di imitare le donne africane e il loro modo tipico di sorreggere i bambini attraverso una fasciatura che come l'altra tranquillizza il bambino ricordandogli la posizione fetale, ma allo stesso tempo lascia libere le gambe e non pregiudica la salute delle anche.

Fonte: Pediatrics

30/05/2016 12:23:00 Andrea Piccoli


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