I danni a lungo termine dello pneumococco

Possono ridurre l'aspettativa di vita e la sua qualità

In alcuni casi l'infezione da pneumococco non si esaurisce con la sua eradicazione, ma continua a produrre danni a lungo termine che possono ridurre l'aspettativa di vita e la sua qualità.
Gli effetti a lungo termine riguardano il sistema nervoso centrale, l'apparato circolatorio e le basse vie respiratorie. A segnalarlo è uno studio pubblicato su Pneumonia che sostiene la necessità di andare oltre la semplice attenzione verso le polmoniti.
L'infezione, ad esempio, può causare la perdita di udito di 25 decibel, che può ulteriormente peggiorare di altri 10 decibel nel caso di malattia bilaterale. In genere, la capacità uditiva migliora nel giro di un anno, ma l'otite può comunque causare problemi di equilibrio vestibolare e di funzionalità motoria. Nei bambini si possono verificare episodi ricorrenti di otite media che possono ritardare lo sviluppo cognitivo e linguistico.
Passando alle vie respiratorie, i soggetti colpiti da polmoniti in genere si riprendono completamente, ma nei casi più gravi lo stress fisiologico può causare il rilascio di batteri nella circolazione, provocando danni a livello sistemico.
Nelle persone con polmoniti si può osservare tachicardia, con peggioramento della funzionalità cardiaca. E nelle persone anziane, la tachicardia può causare perdita di funzionalità cognitiva e demenza. Inoltre, le persone ricoverate con polmoniti acquisite in comunità hanno un aumentato rischio di mortalità nel lungo termine, che è di quasi il doppio rispetto ai ricoverati per altre cause.
Per quanto riguarda il sistema nervoso centrale, infine, un terzo dei soggetti che sopravvivono a una meningite ha un impatto di tipo neurologico o neurocomportamentale. L'effetto è un peggioramento delle performance di attenzione, con alterazioni della memoria e della velocità di pensiero. La qualità di vita si abbassa e anche le persone senza difetti neurologici sono a rischio di problemi cognitivi a lungo termine dopo un'infezione da pneumococco.
L'identificazione precoce e il trattamento con antibiotici e corticosteroidi delle infezioni, però, possono migliorare gli outcome. La raccomandazione degli esperti è quindi di affrontare subito l'infezione e di fornire una diagnosi accurata.
Anche la diffusione dei vaccini anti-pneumococcici può ridurre la portata di questi effetti a lungo termine, soprattutto fra i più anziani.

Fonte: Pneumonia

26/04/2023 Andrea Sperelli


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