Per riuscire a contrastare le malattie cardiovascolari e i loro effetti sulla salute è necessario innanzitutto prendere coscienza dell'esistenza di fattori di rischio e cattive abitudini che aumentano il rischio di queste malattie.
"La madre di ogni progetto di prevenzione è la conoscenza, la consapevolezza di quanto cattive abitudini e fattori di rischio siano impattanti e dannosi per il cuore e le arterie, ma anche del fatto che la salute cardiovascolare si costruisce giorno dopo giorno, a partire da giovanissimi", spiegano gli esperti della Siprec (Società italiana per la prevenzione cardiovascolare), in occasione della Giornata italiana per la prevenzione cardiovascolare.
Le minacce più concrete per il cuore vengono da smog, stress, alimentazione errata, problemi di sonno. Per questo, gli esperti della Siprec hanno ideato un decalogo per la prevenzione cardiovascolare 3.0.
"Se le persone non sanno che la maggior parte delle malattie cardiovascolari potrebbe essere prevenuta, perché dovrebbero fare prevenzione?", chiede il presidente Siprec, Massimo Volpe. "La conoscenza è un'arma formidabile di prevenzione. Proprio per contribuire alla conoscenza dei fattori di rischio e di come combatterli, in occasione della Giornata italiana della prevenzione cardiovascolare inauguriamo sul portale della Siprec la Casa della prevenzione cardiovascolare: una sezione che ospita podcast, video e testi dedicati a questo argomento, che verrà aggiornata continuamente. Perché anche la prevenzione evolve: non solo nei contenuti, cioè nella lotta ai fattori di rischio cardiovascolari emergenti, ma anche nel linguaggio".
"I principali fattori di rischio per la salute di cuore e arterie - ricorda Volpe - sono il colesterolo alto, l'ipertensione, il fumo di sigaretta, il diabete, sovrappeso/obesità, sedentarietà. Ma accanto a questi ne stanno emergendo anche di nuovi, come l'inquinamento, un sonno disturbato o insufficiente, lo stress e anche le mode alimentari e i cattivi consigli dei social. In molti casi può essere sufficiente da solo a correggere i fattori di rischio e a evitare o posticipare il ricorso alle terapie farmacologiche".
1. La matematica della salute. Il punto di partenza per conoscere il rischio cardiovascolare è misurare e farlo regolarmente. "I valori della pressione - illustra Volpe - si possono controllare facilmente a casa con un apparecchio elettronico, appuntandoli magari su un quadernetto o sul cellulare per comunicarli poi al medico". Importante è poi misurare regolarmente il peso, e una volta ogni 2-3 settimane il girovita. I depositi di grasso più pericolosi sono quelli che si trovano nell'addome. "Colesterolo cattivo Ldl, trigliceridi e glicemia - raccomanda Volpe - vanno invece controllati periodicamente con un esame del sangue a cominciare dai 20 anni, o anche prima se c'è una familiarità importante; andranno poi ricontrollati a scadenze diverse a seconda del livello di rischio".
2. La dieta one-health. "Quello che fa bene all'ambiente - rimarca Volpe - giova anche alla salute di cuore e arterie. La dieta mediterranea, per esempio, oltre ad essere di gran lunga la migliore per la nostra salute, è anche una delle più eco-sostenibili". Via libera quindi a frutta, verdura, legumi, semi e frutta secca, cereali integrali, latticini magri, uova, pesce e carni bianche. Meglio consumare con moderazione carne rossa e processata e dolci. "Alla larga dai consigli dei cosiddetti meatfluencer - ammonisce la Siprec - i nuovi (pericolosi) idoli dei social che propugnano la moda della dieta carnivora". Anche sale (soglia 5 grammi al giorno) e zucchero vanno consumati con moderazione.
3. Attenzione alle bollicine. Un calice di prosecco o champagne si può bere, ma vanno decisamente evitati i soft drink e le bibite zuccherate. Si tratta di “calorie liquide”, l'assorbimento delle quali viene puntualmente sottostimato. Si tratta inoltre di calorie inutili dal punto di vista nutrizionale.
4. Niente sigarette. "Il fumo di tabacco è un pericolo per la salute di tutto l'organismo (è responsabile della metà delle morti evitabili nei fumatori) e va evitato - prosegue la Siprec - Attenzione anche a chi vi fuma vicino, perché anche il fumo passivo mette a rischio cuore e arterie. Oggi sono a disposizione tanti metodi, farmacologici (cerotti o gomme alla nicotina, bupropione, vareniclina) e non (psicoterapie) - puntualizza Volpe - proposti dai medici dei centri antifumo. Un altro aiuto per smettere di fumare può venire dal passaggio temporaneo alle e-cig o al tabacco riscaldato. Ma deve essere solo per un breve periodo perché neppure questi metodi sono privi di rischi, soprattutto per i polmoni".
5. Più sneakers e meno tacchi. "È importante muoversi almeno 5 minuti ogni ora, facendo il giro del palazzo, una rampa di scale, un corridoio. E questo è più facile - osservano i cardiologi - se si indossano un paio di scarpe comode". Per quanto riguarda invece l'attività fisica, al movimento andrebbero dedicati "150-300 minuti a settimana di attività aerobica (camminare, correre, bicicletta, nuovo, ballo, eccetera), alternata ad esercizi di resistenza (con pesetti, bande elastiche, ecc.) 2 volte a settimana".
6. Sogni d'oro. A danneggiare il cuore non è solo l'inquinamento atmosferico, ma anche quello sonoro e luminoso. "Un eccesso di rumore o di luminosità, non solo quella che viene dall'esterno, ma anche dallo schermo di tablet e cellulari - indicano gli specialisti - può danneggiare l'architettura e la durata del sonno. E un sonno poco ristoratore alla lunga presenta il conto all'apparato cardiovascolare. Dormire male contribuisce all'aumento di peso, che a sua volta può portare ad un aumento di pressione e aumentare il rischio di diabete e di colesterolo alto". Si possono utilizzare mascherine per gli occhi e tappi per le orecchie per migliorare il proprio riposo e salvaguardare così anche il cuore. Altro fattore di rischio è rappresentato dalle apnee notturne, che colpiscono un soggetto su 10.
7. Zero stress. Lo stress fa male al cuore e alle arterie. Per contrastarlo è bene fare sport o anche solo camminare. Anche yoga, pilates e tecniche di meditazione possono aiutare.
8. Semplificare e organizzare. A volte per correggere i fattori di rischio sono necessari i farmaci, ad esempio contro l'ipertensione, il colesterolo o il diabete, e questo può creare un problema di aderenza alle terapie. "Soprattutto quando sono tante le pillole da assumere - consiglia Volpe - possono venire in aiuto le combinazioni di più principi attivi nella stessa compressa. Portapillole, con divisori per giorno e orario o sveglie sul cellulare, aiutano invece a ricordare quando assumere le compresse nei diversi orari della giornata".
9. Vaccinarsi. "Le vaccinazioni contro l'influenza, ma anche contro lo pneumococco, Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale Rsv, nella popolazione anziana e nelle persone fragili aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari", assicura il presidente Siprec.
10. Non fidarsi di consigli di provenienza non accertata. "Per la vostra navigazione attraverso i flutti dei fattori di rischio cardiovascolari e per scoprire come contrastarli - chiosa Volpe - nuotate dunque acque sicure, cioè in siti certificati come quello della Siprec. Alla sezione Casa della prevenzione troverete tanti consigli qualificati che vi aiuteranno a sciogliere dubbi e a imparare come voler bene al cuore. Ve lo ricorda anche il nostro testimonial, il nuotatore e campione olimpico Gregorio (Greg) Paltrinieri".
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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