L'influenza aviaria contratta durante la gravidanza si rivela fatale per il 90 per cento delle donne. È il terribile dato emerso da una metanalisi dei ricercatori del Murdoch Children's Research Institute di Melbourne, che hanno analizzato 1.500 articoli scientifici che riportano un totale di 30 casi di mamme contagiate durante la gestazione. Ben 27 sono decedute a causa dell'infezione, un tasso di mortalità del 90 per cento.
I risultati indicano la necessità di includere al più presto le donne incinte nei piani pandemici. Come ricorda Rachel Purcell, coautrice della metanalisi, spesso le mamme in attesa vengono escluse dalle sperimentazioni sui vaccini e accedono con molto ritardo ai programmi vaccinali messi in campo dalla sanità pubblica.
“È necessario un cambiamento di paradigma - ammonisce l'esperta - per includere sistematicamente le donne incinte nei programmi di preparazione alla pandemia e scongiurare morti evitabili".
Intanto, il virus ha ucciso la prima persona negli Stati Uniti, un 65enne ricoverato in gravi condizioni da qualche giorno dopo aver contratto l'H5N1 in seguito al contatto con degli uccelli contagiati.
Secondo le autorità americane, tuttavia, il rischio rimane basso per la popolazione generale: “Le persone che lavorano con uccelli, pollame o mucche, o che hanno un'esposizione ricreativa ad essi, sono però a rischio più elevato. Il modo migliore per proteggere sé stessi e la propria famiglia dall'H5N1 è evitare le fonti di esposizione. Ciò significa evitare il contatto diretto con uccelli selvatici e altri animali infettati o sospettati di essere infettati dal virus dell'influenza aviariaâ€.
"Il caso del primo decesso correlato al virus H5N1 è una persona over 65 con patologie pregresse, però credo che la cosa più importante è che questo paziente non si è contagiato con i bovini ma con un animale da cortile. Una situazione molto diversa rispetto ai casi tra gli operatori degli allevamenti da bovini da latteâ€, commenta Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive dell'Ospedale San Martino di Genova. “L'influenza aviaria in Usa è oggi un problema con 60 casi nel 2024 e un primo decesso nel 2025. Per fortuna non c'è stato ancora un caso di trasmissione interumana ma prima o poi arriverà . Questo nuovo anno rischia di essere quello dell'aviaria".
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
2656 volte