Un decalogo per la prevenzione delle patologie tiroidee

Le informazioni fondamentali sul funzionamento della ghiandola

Tiroide e salute, binomio spesso inscindibile. Per prevenire le patologie tiroidee è fondamentale una corretta informazione. Per contrastare il fenomeno dilagante delle fake news che viaggiano in Rete e su social privi di veridicità scientifica, l'ISS ha contribuito, insieme alle Società Scientifiche e alle Associazioni dei Pazienti, alla stesura di un vero e proprio decalogo per svelare e sfatare falsi miti, per rispondere in modo corretto e in parole semplici a tante domande sulla salute della tiroide, nonché per invitare l'opinione pubblica a privilegiare quei siti sui quali la qualità dell'informazione è garantita, ovvero i siti istituzionali (ISS, Ministero della Salute) e delle Società Scientifiche.
“Per ciò che riguarda la salute della tiroide - afferma Antonella Olivieri, responsabile dell'Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi (OSNAMI) dell'ISS - corretta informazione e prevenzione sono due aspetti che corrono parallelamente, in quanto attraverso scelte nutrizionali consapevoli, come quella di utilizzare il sale iodato in sostituzione del sale non iodato, si può realizzare un'adeguata nutrizione iodica che è indispensabile per una normale funzionalità tiroidea e per lo sviluppo del cervello durante le prime fasi della vitaâ€.
Infatti, se è vero che oltre il 70% degli Italiani utilizza il sale iodato, secondo i dati dell'attività di sorveglianza dell'OSNAMI, è altrettanto vero che un terzo della popolazione non lo usa per paura o diffidenza. “Un ruolo nel generare tale diffidenza è sicuramente giocato proprio dalle numerose fake news riportate in Internet su questo alimento - dichiara l'esperta -. Per questo motivo nel decalogo smentiamo e chiariamo affermazioni del tipo “non tutti possono usare il sale iodatoâ€; “non serve usare il sale iodato perché mirtilli rossi, lamponi, mango e pasta integrale sono cibi ricchi di iodioâ€; “è sufficiente respirare lo iodio quando si va al mareâ€; “lo iodio contenuto nel sale iodato proviene da rifiuti ospedalieri radioattivi riciclatiâ€, ecc…â€.
Attraverso campagne informative basate sullo slogan POCO SALE MA IODATO condotte dal Ministero della Salute, dall'ISS, dalle Società Scientifiche e anche dalle Associazioni dei pazienti, oggi l'Italia ha finalmente raggiunto la condizione di iodosufficienza (con più del 70% degli Italiani utilizza il sale iodato) e il gozzo in età scolare è praticamente scomparso (meno del 5% in bambini tra gli 11 e i 13 anni). Questi sono i risultati dell'attività di sorveglianza che l'OSNAMI dell'ISS svolge in Italia in collaborazione con gli Osservatori Regionali per la Prevenzione del Gozzo a seguito dell'approvazione, nel 2005, della Legge n.55 che ha introdotto il programma nazionale di iodoprofilassi su base volontaria. Proprio il fatto che questo programma di prevenzione sia su base volontaria fa sì che il raggiungimento della iodosufficienza rivesta un significato particolarmente rilevante, dal momento che dimostra un elevato grado di competenza della maggior parte della popolazione nello scegliere il sale iodato in sostituzione del sale non iodato.

Ecco il decalogo proposto dalle società scientifiche e dall'Iss

1_Non riesco a perdere peso: sarà la tiroide? La terapia con levotiroxina fa ingrassare?
Professoressa Anna Maria Colao, Presidente SIE, Società Italiana Endocrinologia

I pazienti con ipotiroidismo grave possono presentare sovrappeso, ma questo non si riscontra di regola nell'ipotiroidismo lieve, molto più frequente. Peraltro i pazienti obesi possono presentare alterazioni modeste degli esami di funzione tiroidea, che vanno correttamente inquadrati dall'endocrinologo. In ogni caso, l'uso di farmaci a base di ormone tiroideo a scopo dimagrante non è adeguato né efficace, e presenta rischi per la salute.

2_Sale iodato e salute della tiroide: cosa è importante sapere
Dottoressa Antonella Olivieri, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio Nazionale
per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia, Istituto Superiore Sanità

Professor Marcello Bagnasco, Presidente A.I.T. Associazione Italiana Tiroide e coordinatore scientifico della Settimana Mondiale della Tiroide

Un'adeguata nutrizione iodica consente di prevenire la maggior parte delle patologie tiroidee. La legge 55 del 2005 ha introdotto un programma nazionale di iodoprofilassi tramite il sale iodato (“POCO SALE MA IODATOâ€), che ha migliorato
considerevolmente lo stato nutrizionale iodico della popolazione. Tutti possono usare il sale iodato, anche le persone con patologie tiroidee. Lo iodio, contrariamente a quanto si crede, non si respira ma si assume attraverso l'alimentazione.

3_Ora che sono anziano serve ancora curare la tiroide?
Professor Fabio Monzani, SIGG Società Italiana di Geriatria e Gerontologia

La patologia tiroidea è molto comune nell'anziano, però la sintomatologia può avere caratteristiche peculiari e non essere facilmente distinguibile e inquadrabile per la presenza di altre patologie. È importante non limitarsi al semplice dosaggio del TSH ed è sempre consigliato rivolgersi allo specialista che valuterà se, quando e come intervenire con una terapia nel quadro globale di salute della persona.

4_Difficoltà alla deglutizione e tiroide
Professor Francesco Frasca, Membro Comitato Esecutivo ETA, European Thyroid Association

In caso di fastidio o difficoltà alla deglutizione spesso è data la responsabilità alla tiroide. Va detto che solo una tiroide molto ingrossata, e in particolare noduli di grandi dimensioni possono portare ad una reale difficoltà alla deglutizione. Andrebbero valutate con attenzione cause più comuni, quali esofagite da reflusso o faringite.

5_I pazienti con problemi alla tiroide lamentano stati ansiosi e insonnia. Ci sono legami concreti tra tiroide e ansia?
Prof. Franco Grimaldi - Presidente AME, Associazione Medici Endocrinologi

Ansia, irritabilità, insonnia e altri segni di malessere psicologico possono essere legati a malfunzionamento della tiroide, in particolare ipertiroidismo, e normalizzarsi con adeguata terapia della disfunzione. Peraltro disturbi legati ad ansia patologica sono molto frequenti in generale, e il riscontro di normali esami di funzione tiroidea permette di escludere un legame con disfunzioni della ghiandola.

6_Tiroide e web. Il caso “tiroide seccaâ€
Professor Luca Chiovato, Past President A.I.T. Associazione Italiana della Tiroide

Internet e tiroide tra bufale e falsi miti: tra le fake news che circolano in internet, una molto diffusa riguarda la tiroide secca: “la tiroide secca è un farmaco naturale ed è meglio delle medicine a base di ormoni tiroideiâ€. In realtà i preparati a base di tiroide secca di origine animale contengono quantità di ormoni tiroidei assai variabili, e il loro uso non presenta alcun vantaggio rispetto alle preparazioni di ormoni purificati e titolati con esattezza.


7_Le radiazioni a cui si è esposte attraverso le mammografie di screening, possono causare danno alla tiroide? Sarebbe quindi sempre necessario indossare un collare piombato per proteggersi?
Dottoressa Maria Cristina Marzola-AIMN, Associazione Italiana Medicina Nucleare

Non esiste alcun pericolo di danni alla tiroide, e in particolare di insorgenza di tumori, legato allo screening mammografico, procedura preziosa per la diagnosi precoce del cancro al seno. La radioattività erogata è molto bassa e le radiazioni comunque non colpiscono la tiroide. L'uso di collari piombati è non solo inutile ma dannoso perché può alterare il risultato della mammografia.

8_La scintigrafia tiroidea comporta un'esposizione a radiazioni elevate, bisogna tenerne conto nel programmare una gravidanza? La scintigrafia tiroidea e la terapia con il radioiodio possono aumentare significativamente il rischio di insorgenza di tumori maligni?
Dottoressa Maria Cristina Marzola- AIMN, Associazione Italiana Medicina Nucleare

La scintigrafia tiroidea è un'indagine diagnostica che comporta l'esposizione a dosi molto basse di radiazioni: la sostanza radioattiva somministrata si concentra in maniera pressoché esclusiva nella tiroide e l'irradiazione di altri organi, compresi quelli riproduttivi, è trascurabile, e non esiste alcun problema per la programmazione di gravidanze, né per il rischio di sviluppare tumori. La terapia con iodio radioattivo serve a distruggere residui di tessuto tiroideo tumorale, o tessuto tiroideo iperfunzionante. La radioattività però si concentra elettivamente nel tessuto tiroideo (poiché il tessuto tiroideo "capta" lo iodio radioattivo allo stesso modo di quello non radioattivo) ed è in grado di distruggerlo “selettivamenteâ€, irradiando gli altri organi solo in misura minima e non pericolosa

9_Anche il bambino può avere problemi alla tiroide e ipotiroidismo congenito non vuol dire cretinismo
Professoressa Mariacarolina Salerno - Presidente SIEDP, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica

La tiroide è un organo fondamentale per la crescita, e le malattie tiroidee possono manifestarsi già alla nascita. Da decenni viene effettuato alla nascita lo screening per l'ipotiroidismo, che dà la possibilità di diagnosi e trattamento tempestivo, garantendo un normale sviluppo psicofisico. Altre patologie simili a quelle dell'adulto possono insorgere nell'infanzia e nell'adolescenza, agevolmente identificabili e curabili dal pediatra endocrinologo.

10_Gli interventi mininvasivi e robotici della tiroide hanno meno complicanze?
Prof. Pietro Giorgio Calò - Presidente SIUEC, Società Italiana Unitaria di Endocrino- chirurgia

La probabilità di complicanze negli interventi sulla tiroide non è correlata con la tecnica impiegata. Gli interventi mininvasivi sono preferiti per la possibilità di avere sul collo segni quasi invisibili ma queste tecniche sono riservate alle tiroidi e ai noduli più piccoli. La chirurgia della tiroide va sempre più verso un approccio personalizzato su ogni singolo paziente e sulle caratteristiche della ghiandola e del nodulo.

31/05/2022 17:15:00 Andrea Sperelli


Notizie correlate