Perdita di coscienza
Per coscienza si intende la consapevolezza di sé e degli oggetti esterni. L'alterazione o la perdita di questa consapevolezza caratterizza diverse situazioni, a seconda che a essa si sommi una compromissione delle normali funzioni cardiorespiratorie oppure no.
Tra le cause della perdita di coscienza che richiedono un trattamento medico d'urgenza vi sono:
- ingenti perdite di sangue o di liquidi (ustioni);
- sofferenza cerebrale da trauma cranico;
- squilibri biochimici dell'organismo in relazione a malattie croniche (per esempio, diabete);
- carenza di ossigeno da disturbi cardiaci o vascolari cerebrali, intossicazioni.
Una momentanea perdita di coscienza può anche essere causata dalla caduta di pressione che si verifica nel passaggio brusco da una posizione supina alla stazione eretta. Si possono manifestare con tale sintomo anche alcune malattie nervose o certi particolari stati di debolezza.
Il rischio principale per un soggetto incosciente riguarda l'assenza dei normali riflessi di tosse e di deglutizione e il pericolo di soffocamento dovuto alla permanenza nelle vie respiratorie di materiale che non può essere espulso. Inoltre, la mancanza di tono dei muscoli del collo fa cadere all'indietro la lingua, che così impedisce il passaggio dell'aria.
Che cosa fare:
-controllate se la respirazione spontanea è conservata:
- se sì, sistemerete l'infortunato in posizione di sicurezza (vedi);
- se non respira, lo metterete in posizione supina con torace, capo e collo ben allineati e inizierete la rianimazione controllando che le vie respiratorie siano libere e praticando la respirazione artificiale (vedi) e il massaggio cardiaco esterno. (vedi);
- se c'è una causa evidente dello stato di incoscienza (per esempio, un'emorragia), cercate di eliminarla tamponandola.
Che cosa non fare:
- non date niente da bere all'infortunato;
- non muovetelo se si sospetta una lesione della colonna vertebrale;
- non lasciatelo solo finché è privo di sensi.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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