Cornea e trapianto, un'associazione ormai entrata nella pratica medica a 100 anni dal primo intervento. Ora arriva la possibilità di effettuare l'operazione attraverso un dispositivo di ultima generazione, il laser a femtosecondi.
Il laser a femtosecondi costituisce un'ottima opportunità per questo tipo di trapianti perché garantisce una maggior velocità di cicatrizzazione, un minor astigmatismo finale e un'acuità visiva più accentuata. Anche il post-operatorio è notevolmente più facile, dal momento che le suture vengono asportate dopo soli 6 mesi contro i 12 della tecnica chirurgica tradizionale. Il vantaggio più evidente della nuova tecnica è la precisione. La tecnica tradizionale infatti risente spesso di una non perfetta coincidenza della forma del taglio fra donatore e ricevente e può provocare danni alle strutture intraoculari e tagli irregolari o incompleti.
"I rischi legati alle tecniche del passato possono compromettere la regolarità della giunzione fra donatore e ricevente determinando un astigmatismo elevato o irregolare che influenzerà negativamente il risultato visivo finale", sottolinea il prof. Aldo Fronterré, specialista di Chirurgia corneale a Milano e Pavia.
Il laser a femtosecondi emette impulsi di durata infinitesimale e di estrema precisione, creando tagli di forma e profondità determinate in precedenza e senza possibilità di errore. “l'uso di questo laser permette di migliorare la precisione e la sicurezza negli interventi con un ottimale adattamento fra donatore e ricevente. Queste caratteristiche permettono una cicatrizzazione migliore e più veloce, quindi un ridotto astigmatismo e una ripresa visiva più rapida".
Il trapianto di cornea risulta necessario nel caso del cheratocono, ovvero l'irregolarità della curvatura corneale, di leucomi - cicatrici della cornea - e di edema cronico con opacizzazione della cornea, possibile in seguito a intervento di cataratta.
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