Consumare cannabis abitualmente è associato a una ridotta attività cerebrale. A dirlo è uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association Network Open da un team della University of Colorado School of Medicine.
Alla ricerca ha partecipato un gruppo eterogeneo di persone che avevano consumato cannabis molte volte nel corso della vita. Chi aveva consumato la sostanza più di 1000 volte era considerato un consumatore abituale, chi lo aveva fatto da 10 a 999 volte un consumatore moderato.
È stata esaminata la risposta neurale dei partecipanti durante una sessione di risonanza magnetica (MRI), chiedendo ai volontari di completare sette compiti cognitivi che avrebbero testato la memoria di lavoro, i meccanismi di ricompensa, l'emozione, il linguaggio, le capacità motorie, ad esempio toccare un dito per mappare il controllo del cervello, la valutazione relazionale e la teoria della mente.
È emerso che il 63% dei consumatori abituali mostrava una ridotta attività cerebrale durante i compiti che valutavano la memoria di lavoro. La memoria di lavoro, spiegano gli esperti, permette di seguire le istruzioni ricevute, di visualizzare e manipolare mentalmente le informazioni.
"L'uso di cannabis - afferma Gowin - continua a crescere a livello globale, per cui studiarne gli effetti sulla salute umana è sempre più importante. È fondamentale ottenere un quadro completo dei suoi effetti e dei suoi benefici, il che permette alle persone di prendere decisioni informate relative al suo utilizzo".
L'uso eccessivo di cannabis sembrava ridurre l'attività cerebrale in alcune aree del cervello, in particolare la corteccia prefrontale dorsolaterale, la corteccia prefrontale dorsomediale e l'insula anteriore.
Si tratta di aree coinvolte in importanti funzioni cognitive come il processo decisionale, la memoria, l'attenzione e l'elaborazione delle emozioni. L'impatto è stato però meno significativo per gli altri compiti. "Ci sono ancora molti interrogativi - conclude Gowin - a cui dobbiamo dare risposta riguardo le conseguenze della cannabis sul cervello. Sono necessari studi ampi e a lungo termine per capire se questa sostanza possa modificare direttamente la funzione cerebrale, la durata di questi effetti l'impatto sulle diverse fasce d'età ".
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