Prevenzione è la parola d'ordine per molte malattie, ma nel caso della salute del fegato appare davvero una scelta obbligata. Secondo le stime, addirittura il 90% dei casi di cirrosi e carcinoma del fegato sarebbe prevenibile con un corretto stile di vita.
A dirlo sono gli esperti dell'Associazione italiana per lo studio del fegato, che hanno stilato un decalogo per la prevenzione in questo ambito.
1) Evitare l'alcol, causa di 7 diversi tipi di cancro e una delle cause più frequenti di malattie epatiche.
2) Seguire un'alimentazione corretta, ricca di frutta, verdura, legumi e povera di zuccheri complessi e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
3) Vaccinarsi contro l'epatite A e B. Quest'ultimo vaccino protegge anche dall'epatite delta.
4) Controllarsi in maniera regolare.
5) Corretta igiene delle mani per prevenire infezioni da epatite A ed E.
6) Evitare la condivisione di aghi, con riferimento non solo al consumo di droga, ma anche all'applicazione di tatuaggi e piercing.
7) Praticare sesso sicuro.
8) Evitare per quanto possibile gli inquinanti ambientali, che possono danneggiare le cellule epatiche.
9) Non fumare.
10) Praticare un'attività fisica per ridurre l'accumulo dei grassi nel fegato, aumentare il flusso sanguigno e intensificare la funzione metabolica.
"Il fegato è un organo spesso sottovalutato, ma è fondamentale per il mantenimento della salute generale: svolge infatti oltre 500 funzioni vitali nell'organismo, ma può essere colpito da oltre 100 malattie, indipendentemente da età , sesso, etnia. Il fegato è l'organo interno del corpo umano che pesa di più, 1,5 kg, quasi le dimensioni di un pallone da football americano - ricordano gli specialisti - Il fegato elabora zuccheri, proteine e grassi, che vengono poi trasformati in energia richiesta dal resto del corpo. Interagisce con numerosi altri organi, contribuisce al metabolismo ed è uno dei migliori protettori del sistema immunitario. Depura il sangue, filtrando farmaci e altre sostanze tossiche, produce la bile e sintetizza i fattori essenziali per la coagulazione. Le malattie del fegato tendono a rimanere latenti, in quanto questo organo non ha recettori del dolore: questo spesso porta a diagnosi tardive, quando la patologia è già in cirrosi scompensata o prossima all'epatocarcinoma".
''L'Associazione italiana per lo studio del fegato, che conta quasi 1.000 soci iscritti, da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi - sottolinea Vincenza Calvaruso, segretario Aisf - Le malattie epatiche croniche si sviluppano silenziosamente, causando cicatrici progressive e cirrosi e si classificano al secondo posto dopo la cardiopatia ischemica in termini di anni di vita lavorativa persi a livello globale. Aumentare l'alfabetizzazione sanitaria e promuovere cambiamenti comportamentali ridurrebbe il carico di malattie del fegato e avrebbe un impatto significativo sulla sua morbilità e mortalità . In questi anni sono stati raggiunti importanti risultati, come i successi nella lotta alle epatiti virali, ma molto resta da fare, soprattutto in relazione alle patologie legate alla disfunzione metabolica provocate da tendenze legate a errati stili di vita''.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293911 volte