Vitamina D importante per i pazienti con cancro della pelle

Livelli adeguati della sostanza aiutano la terapia

I pazienti colpiti da cancro della pelle avanzato dovrebbero mantenere livelli adeguati di vitamina D nel sangue per migliorare le chance di successo degli inibitori del checkpoint immunitario.
A dirlo è uno studio pubblicato su Cancer da ricercatori della Poznan University of Medical Sciences guidati da Eukasz Galus, che spiega: «La vitamina D ha molti effetti sul corpo, e tra questi vi è anche la regolazione del sistema immunitario. Per comprendere se i livelli di vitamina D possano influire sull'efficacia degli inibitori del checkpoint immunitario, abbiamo analizzato il sangue di 200 pazienti con melanoma avanzato sia prima che ogni 12 settimane durante il trattamento immunoterapico».
Stando alla letteratura sull'argomento, la vitamina D è di supporto alla terapia per via dell'attività dei linfociti infiltranti il tumore. Alcuni dati mostrano l'effetto della vitamina D sulle cellule che regolano l'attività dei linfociti CD8.
È emerso un tasso di risposta favorevole agli inibitori del checkpoint immunitario nel 56% dei pazienti del gruppo con livelli normali di vitamina D al basale o con livelli normali ottenuti con l'integrazione di vitamina D, rispetto al 36,2% nel gruppo con bassi livelli di vitamina D senza integrazione.
Sono emerse differenze tra i gruppi anche nella sopravvivenza libera da progressione, che era di 11,25 mesi nelle persone con valori normali di vitamina D e di 5,75 mesi nelle altre.
Di per sé, la vitamina D non è un farmaco antitumorale, ma la sua presenza sembra necessaria per il corretto funzionamento del sistema immunitario, e di conseguenza per la risposta immunitaria che i farmaci antitumorali come gli inibitori del checkpoint immunitario influenzano. «Secondo noi, dopo una necessaria conferma dei nostri risultati con uno studio randomizzato, la valutazione dei livelli di vitamina D e la sua integrazione potrebbero essere considerate variabili importanti nella gestione del melanoma», concludono i ricercatori.

Fonte: Cancer 2023. Doi: 10.1002/cncr.34718
Cancer

04/05/2023 11:41:00 Arturo Bandini


Notizie correlate