Le crisi di emicrania sono più rare con un'elevata assunzione di tiamina, soprattutto per le donne. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Headache da un team del People's Hospital of Henan University di Zhengzhou.
«Lo scopo del nostro studio era identificare la prevalenza di forte mal di testa o emicrania e l'associazione tra l'assunzione di tiamina e riboflavina con l'anamnesi di cefalea, utilizzando un ampio campione di popolazione rappresentativo a livello nazionale», spiega Dan Li, primo nome del lavoro.
Gli scienziati hanno analizzato i dati di adulti intervistati nell'ambito del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) dal 1999 al 2004 ai quali erano state richieste informazioni sulla storia di mal di testa e sull'assunzione di tiamina e riboflavina attraverso la dieta.
Nello studio sono stati coinvolti 13.439 soggetti, fra questi 2.745 con almeno 20 anni di età hanno dichiarato di avere manifestato forte mal di testa o emicrania nei tre mesi precedenti. L'integrazione di tiamina è risultata associata alla riduzione delle possibilità di soffrire di mal di testa o emicrania, mentre non è emersa nessuna relazione significativa fra l'assunzione di riboflavina alimentare ed emicrania.
«Saranno necessari ulteriori studi clinici per confermare le nostre conclusioni e ulteriori esperimenti per esplorare i possibili meccanismi di prevenzione e trattamento dell'emicrania», affermano gli autori.
Fonte: Headache 2022. Doi: 10.1111/head.14384
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