I miti medici, le convinzioni errate diventate dogmi

Molti i medici ancora convinti di procedure prive di basi scientifiche

È dura rivedere convinzioni errate ma ormai divenute consuetudine in campo medico. Ne ha analizzate alcune il prof. Douglas Paauw, docente di medicina all'Università di Washington, nel corso dell'incontro annuale dell'American College of Physicians.
Questi miti medici sono stati appresi durante la formazione e i medici fanno fatica a liberarsene, nonostante esistano prove scientifiche che ne confutano le basi.
Una delle convinzioni più difficili da estirpare è quella secondo cui esiste un collegamento fra l'allergia ai crostacei e le reazioni ai liquidi per il radio contrasto. Secondo la tesi, una persona con un'allergia ai molluschi potrebbe subire una reazione allergica in caso di utilizzo di un agente di contrasto per una scansione.
La convinzione è nata perché pesce e crostacei contengono iodio, come gli agenti di contrasto. Stando ai dati, il 65% dei radiologi e l'88,9% dei cardiologi interventisti affermano di chiedere informazioni su eventuali allergie ai frutti di mare prima di somministrare il contrasto.
Una convinzione senza senso, spiega Paauw. Lo iodio, infatti, è presente in molti altri alimenti - fra cui latte e pane - e le allergie ai crostacei sono dovute alla parvalbumina proteica e alle tropomiosine, non allo iodio.
Un'altra convinzione errata vuole che le persone seguano una dieta liquida per 1 o 2 giorni prima di fare una colonscopia, ma le prove scientifiche indicano che non è necessario.
Secondo uno studio del 2020, una dieta a basso residuo - con alimenti come carne, uova, latticini e pane - è paragonabile a una dieta liquida in termini di preparazione intestinale e rilevamento dei polipi. Tra l'altro, chi seguiva una dieta a basso residuo aveva meno nausea, meno fame e una maggiore disponibilità a ripetere l'esame.
Un altro mito riguarda il divieto di assunzione di alcolici se in cura con metronidazolo per via della cosiddetta reazione simile al disulfiram, con nausea, vomito e vampate di calore. Uno studio randomizzato con placebo ha dimostrato che non esiste alcuna differenza nei livelli ematici di acetaldeide, nei segni vitali o nei sintomi.
Il Centers for Disease Control and Prevention(Cdc) ha affermato che non è necessario evitare l'alcol durante l'assunzione di metronidazolo.
Il professor Paauw ha anche discusso della sovradiagnosi della cefalea da sinusite. In uno studio, 2.991 pazienti con sei cefalee nei 6 mesi precedenti sono stati autodiagnosticati o sono stati diagnosticati dal medico come cefalea sinusale. Ma, sottoposti ad esami più accurati, l'88% di questi mal di testa ha soddisfatto i criteri della International Headache Society per l'emicrania e non per la cefalea da sinusite.
"Penso che i miti medici persistano perché ai professionisti della medicina durante la formazione le informazioni vengono date come una 'verità' che poi i medici faticano a rimettere in discussione", ha detto il professore Paauw.

13/06/2022 15:40:00 Andrea Sperelli


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