Arrivare a una diagnosi corretta di ipertensione è difficile in estate. A ricordarlo è Andrea Macchi, direttore generale gruppo Iseni sanità , vicepresidente fondazione Iseni y Nervi, in un'intervista a Sanità Informazione: «Le alte temperature provocano vasodilatazione, cosicché chi soffre di pressione alta potrebbe avere dei valori alterati a ribasso».
Inattendibili anche le misurazioni occasionali: «Di solito chi decide di misurare la pressione in casa, in assenza di particolari sintomi, lo fa in momenti di tranquillità , se non addirittura di pieno relax. Per questo, è facile che i livelli, seppur alterati, non siano particolarmente allarmanti anche in un soggetto che in momenti frenetici della giornata o sotto stress, invece, risulterebbe iperteso».
I sintomi principali della pressione alta sono le palpitazioni, il mal di testa, i giramenti di testa: «Ma non è un caso che la pressione alta sia definita un killer silente: i sintomi spesso non compaiono affatto o si manifestano solo nelle prime fasi - dice lo specialista -. Che si tratti di uomo con più di 35 anni o di una donna in menopausa se ha un familiare che soffre di pressione alta, allora è molto probabile che soffra o soffrirà di ipertensione».
«L'holter pressorio che permette la misurazione della pressione con cadenza regolare e ripetuta, nell'arco delle 24 ore, è il metodo gold standard per una diagnosi di ipertensione».
Per sottoporsi all'esame, però, è necessario attendere che le temperature torride di queste settimane passino. Una volta effettuato, l'esame andrà rifatto a distanza di 4-6 settimane dall'inizio della terapia farmacologica per valutarne l'efficacia.
«I trattamenti dovranno essere tarati anche in base alla stagione in corso. D'estate la dose consigliata è di solito inferiore alla stagione invernale».
Per questo è meglio rivolgersi al proprio medico per modificare la posologia del farmaco assunto.
Ovviamente, i farmaci non sono l'unico rimedio a disposizione. «È importante che il paziente modifichi anche il suo stile di vita e che perda i chili di troppo. Di solito - spiega Macchi - ogni chilo in più sull'ago della bilancia corrisponde a un millimetro di mercurio in più sull'apparecchio di misurazione della pressione. Di conseguenza, un paziente obeso o in sovrappeso ritrovando il suo peso forma godrà anche di un naturale calo della pressione. La dieta Dash è tra i regimi alimentari più consigliati per chi soffre di pressione alta».
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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