Un team di scienziati del CEINGE di Napoli coordinato da Massimo Zollo ha analizzato il meccanismo di replicazione e propagazione del virus SARS-CoV-2, definendo per la prima volta il ruolo chiave che assume lo ione del calcio durante l'infezione.
Secondo i risultati ottenuti, quando infetta le cellule umane il virus sfrutta l'apparato cellulare della cellula ospite per promuovere l'accumulo di calcio intracellulare, che è necessario per la replicazione e la propagazione del virus stesso. Questo meccanismo serve alle cellule infettate per “fondersi” alle cellule vicine eliminando la loro parete cellulare e diventando così cellule multinucleate, con il nome di sincizi cellulari che promuovono a loro volta l'infezione virale ulteriormente.
E non è tutto. Gli studiosi del CEINGE, su 20mila composti sintetici, realizzati con l'Università Yonsey di Seul, attraverso uno screening con intelligenza artificiale, hanno identificato una piccola molecola non tossica, al PI-7, con attività antivirale in grado di inibire questo meccanismo, abbassando il livello dello ione di calcio intracellulare e di riportarlo a condizioni fisiologiche e hanno provato che in tal modo si riduce l'infezione e la replicazione di SARS-CoV-2 in cellule umane.
«L'importanza della scoperta - sottolinea il coordinatore della ricerca - risiede nel fatto che quello identificato è un meccanismo universale che viene sfruttato anche da altri virus a RNA una volta che infettano e si replicano nelle cellule umane. Per esempio i virus HIV, Zika e Dengue. Inoltre, il meccanismo è usato anche da quei virus coinvolti nelle co-infezioni da SARS-CoV-2 nell'era post-pandemica, come il virus sinciziale respiratorio ed il virus dell'influenza A-B-C. La molecola identificata PI-7 ha una potenziale applicazione come farmaco antivirale anche contro altri virus e nuove possibili future pandemie».
Un rilevante ruolo hanno avuto gli esperimenti in vivo fatti nel neonato laboratorio BLS3 e le analisi dei dati genetici eseguite nella facility di Bioinformatica per NGS del CEINGE.
I risultati della ricerca, che fa parte del progetto Task Force Covid 19 del CEINGE finanziato dalla Regione Campania, sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Embo Reports.
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