Colesterolo alto, gli steroli vegetali aiutano

Effetto sinergico con la dieta mediterranea

Uno studio italiano mostra l'effetto sinergico fra steroli vegetali e componenti bioattivi presenti nella dieta mediterranea per la riduzione dei livelli di colesterolo Ldl.
Ridurre il colesterolo Ldl è un passo fondamentale per abbattere il rischio delle malattie cardiovascolari aterosclerotiche (ASCVD). Più volte è emerso l'effetto positivo della dieta mediterranea, associata a una ridotta morbilità e mortalità cardiovascolare.
L'effetto positivo dell'adozione della dieta mediterranea può essere amplificato dall'uso di steroli vegetali, che può ridurre il colesterolo Ldl in media di 12,14 mg/dL, con miglioramenti maggiori per dosi di 2 gr/giorno e in soggetti con livelli plasmatici di LDL-C >140 mg/dL al basale.
Lo studio DESCO, realizzato dall'Università di Bologna, ha coinvolto 55 partecipanti con età compresa fra 20 e 65 anni con livelli moderatamente elevati di colesterolo plasmatico e un rischio cardiovascolare stimato a 10 anni <5% secondo le tabelle di rischio SCORE (Systematic Coronary Risk Evaluation), che non richiedono trattamenti ipolipemizzanti.
Ai partecipanti è stato chiesto di seguire la loro dieta abituale per 2 settimane prima della randomizzazione e durante lo studio, e di evitare il consumo di altri integratori o alimenti che avessero un potenziale effetto sul colesterolo.
Al basale e il giorno del crossover, i partecipanti hanno ricevuto dosi adeguate di fitosteroli o placebo per completare una delle due sequenze di trattamento di 3 settimane. Dai risultati emerge che l'integrazione con fitosteroli ha prodotto una significativa riduzione del colesterolo totale e del colesterolo Ldl rispetto al gruppo placebo. La riduzione era più evidente nei soggetti che seguivano la dieta mediterranea rispetto agli altri partecipanti.
È possibile che a influenzare il risultato sia la maggior quantità di polifenoli presenti nella dieta mediterranea, composti che inibiscono la sintesi del colesterolo dovuta all'inibizione della HMGCoA reduttasi. È probabile, quindi, che il loro effetto potenzi gli effetti ipocolesterolemici dei fitosteroli che agiscono sull'assorbimento del colesterolo da parte dell'intestino.
“Nel complesso, una volta che i nostri dati saranno confermati in studi più ampi, il prodotto testato potrebbe rappresentare un'opzione terapeutica efficace e sicura per migliorare la colesterolemia nella popolazione”, concludono gli autori.

Fonte: Nutrients

23/02/2024 11:10:00 Andrea Sperelli


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