La neuromodulazione per gli attacchi di panico

Studio mostra l'efficacia del Neurotest

Il Neurotest è un questionario utile in affiancamento con altri strumenti diagnostici e terapeutici: monitora l'andamento del trattamento, supporta il medico nell'orientamento delle scelte, rafforza la compliance del paziente e l'alleanza terapeutica. A dimostrarlo è lo studio scientifico pubblicato su EC Journal Neurology, condotto dai ricercatori Samorindo Peci, Federica Peci, Rosjana Pica e Maddalena Castelletti.
Si tratta di un questionario di autovalutazione, messo a punto dal dottor Samorindo Peci, medico e ricercatore e dai suoi collaboratori. Si basa sulla raccolta di sintomi che il paziente percepisce:
«Il test indaga l'andamento della sintomatologia a livello del sistema nervoso simpatico e parasimpatico e in relazione alle risposte date dal GABA in presenza di patologia» spiegano gli autori della ricerca. «Tiene conto dell'oscillazione di questi ritmi, permettendo al medico di avere un quadro completo e aggiornato sulle condizioni del paziente. Tramite i risultati che mostra il medico orienta il trattamento».
Lo studio pubblicato su EC Journal Neurology ha indagato gli effetti della Neuromodulazione per contrastare gli attacchi di panico, monitorando risultati e trattamento tramite il Neurotest. «Il questionario è stato somministrato per 15 settimane a un paziente con diagnosi di disturbo di panico- ha raccontato la dottoressa Maddalena Castelletti-. Nello stesso periodo sono state effettuate 15 sessioni di Neurofeedback, con relative interviste cliniche finalizzate alla mentalizzazione. Alla fine delle 15 settimane abbiamo ottenuto un'importante riduzione dei sintomi, i punteggi ottenuti dalle scale di valutazione infatti sono tornati alla normalità con un ripristino della normotonia. Il Neurotest nella ricerca ha giocato un ruolo importantissimo. Ha permesso alla paziente di confrontare i suoi stati d'animo con l'ambiente che la circondava, favorendo la relazione terapeutica tra sé e l'equipe medica. L'atto terapeutico non si configura più come semplici valori statistici ma pone il paziente, degno di ascolto da parte del clinico, al centro delle cure».
La ricerca ha portato alla luce le potenzialità del Neurofeedback per alleviare la sintomatologia degli attacchi di panico, sempre più frequente nella fascia che va dai 15 ai 35 anni. «Il Neurofeedback è una tecnica di neuromodulazione che attraverso un encefalogramma e la stimolazione con audio e video permette al soggetto di regolare il proprio stato psicologico promuovendo una migliore capacità di controllo delle emozioni», ha concluso Castelletti. «Nello studio si evidenzia la potenzialità della tecnica unita a colloqui psicologici volti alla mentalizzazione e al self monitoring».

06/04/2023 11:00:00 Andrea Sperelli


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