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ARTICOLI
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Risultati da 1 a 10 DI 100
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04/10/2024 10:30:00 Inibitore peptidico colpisce la proteina in due punti |
Alzheimer, nuovo farmaco contro la proteina Tau
Una nuova scoperta potrebbe rivoluzionare le terapie anti-Alzheimer. Un gruppo internazionale di ricercatori inglesi, americani e giapponesi ha individuato una molecola in grado di sferrare un doppio attacco alla proteina Tau, che insieme alla beta-amiloide tende ad accumularsi nel cervello ponendo le basi per lo sviluppo dell’Alzheimer. Il composto è un inibitore peptidico sviluppato grazie alla biologia computazionale e battezzato Ri-Ag03. Riesce a colpire la proteina Tau nei 2 punti ... (Continua)
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01/10/2024 10:50:00 Il contatto stimola la differenziazione del microbiota intestinale |
Gli animali migliorano il microbiota dei bambini
Il contatto con gli animali consente ai bambini di migliorare il proprio microbiota intestinale. A confermarlo è un nuovo studio pubblicato su One Health da un team di ricercatori italiani coordinati da Marco Candela, ordinario di chimica e biotecnologie delle fermentazioni. “Dai risultati emerge che proprio a seguito dell’interazione con i complessi sistemi naturali, tra cui animali da fattoria in ambiente rurale, il microbiota dei bambini riacquisisce diversità, batteri promotori dalla ... (Continua)
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27/09/2024 12:35:00 Consentono di prevedere la velocità di progressione della malattia |
Alzheimer, fondamentali i marcatori di resilienza
Sono circa 600 mila le persone con malattia di Alzheimer in Italia e molti, insieme alle loro famiglie vivono appesi alla speranza di una cura. Gli anticorpi monoclonali che ripuliscono il cervello dall’amiloide (la proteina che soffoca i neuroni) e che rallentano la progressione dell’Alzheimer, se somministrati nelle fasi precoci di malattia possono produrre una riduzione importante della progressione di malattia. Per ora tuttavia non sono approvati in Europa, anche se sono già disponibili in ... (Continua)
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27/09/2024 11:15:00 Ricercatori italiani tentano lo sviluppo di due diversi trattamenti |
Nuove terapie per la sindrome di Leigh
Sviluppare una terapia farmacologica neonatale e una terapia genica fetale in utero per la sindrome di Leigh. È questo l’ambizioso progetto coordinato dal Dott. Dario Brunetti, Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e di comunità dell’Università Statale di Milano e Principal Investigator presso l’Istituto Neurologico Carlo Besta, vincitore del bando Multi-round promosso da Fondazione Telethon che ha selezionato 22 progetti di ricerca in tutta Italia dedicati alle malattie ... (Continua)
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16/07/2024 12:35:00 Colpire gli aggregati per frenare l’Alzheimer |
Uno spray per eliminare la proteina tau
Un test dell’Università di Edimburgo e della University of Texas Medical Branch ha come oggetto uno spray in grado di colpire gli aggregati della proteina tau, uno dei meccanismi alla base dell’Alzheimer. Lo spray veicola nel cervello un anticorpo specifico che si lega alle proteine tau. L’anticorpo è contenuto all’interno di una capsula che ne consente il passaggio attraverso la barriera emato-encefalica. L’approccio è stato analizzato su modello murino e descritto sulle pagine di Science ... (Continua)
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03/07/2024 10:45:00 La Fda approva donanemab |
Nuovo farmaco per l’Alzheimer
La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato donanemab, (350 mg/20 mL iniezione una volta al mese per infusione endovenosa), il trattamento di Eli Lilly and Company per gli adulti con malattia di Alzheimer sintomatica precoce (AD), che include persone con decadimento cognitivo lieve (MCI) e persone con lo stadio di demenza lieve dovuta ad AD, con patologia amiloide confermata. Donanemab mensile è la prima e unica terapia mirata alle placche amiloidi con prove a sostegno ... (Continua)
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24/06/2024 10:12:54 Allenarsi anche con il caldo |
Estate, tempo di sport
Non c’è nulla di meglio dello sport per mantenersi giovani e per conservare nel tempo uno splendido benessere psicofisico. Maggiore prontezza mentale e un accresciuto senso di sicurezza sono gli altri benefici, ma anche la possibilità di prevenire molte malattie. D'estate, poi, la voglia di stare all'aria aperta favorisce l'esercizio fisico.
Fondamentale la scelta dello sport più adatto alle proprie esigenze:
Nuoto
Il nuoto è lo sport salutare per antonomasia. Ideale per ... (Continua)
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21/06/2024 09:28:28 Il suo Dna ha rallentato lo sviluppo della malattia |
L'uomo che ha resistito all'Alzheimer
Le mutazioni genetiche tolgono, le mutazioni genetiche danno. In questo caso si parla di anni di vita, quelli di cui ha beneficiato un uomo colombiano che, portatore della variante genetica Presenillina 1, avrebbe dovuto sviluppare una forma precoce di Alzheimer entro i 40 anni. Non è andata così. L’uomo ha condotto una vita normale fino a 67 anni, quando effettivamente sono comparsi i primi segnali del declino cognitivo moderato. L’uomo è poi morto nel 2019 a 74 anni. Quello che è ... (Continua)
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13/06/2024 17:34:00 Il danno d’organo è spesso silente nelle prime fasi |
I danni cardiovascolari causati dagli stupefacenti
Le sostanze stupefacenti hanno effetti deleteri sull’organismo, questo è noto. Non molti però pensano con la dovuta attenzione ai danni al cuore causati dagli stupefacenti. Il prof. Domenico Gabrielli – Presidente Fondazione per il Tuo cuore e Direttore Cardiologia dell’Ospedale San Camillo di Roma – ha dichiarato: “La presenza di un danno d’organo cardiaco che può rimanere a lungo asintomatico, dando la falsa impressione di essere sani, il fatto che il più delle volte il danno d’organo si ... (Continua)
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11/06/2024 11:21:00 Nei pazienti con problematiche cardiache di natura genetica |
Le bevande energetiche aumentano il rischio di aritmie
Meglio evitare il consumo di bevande energetiche. Lo riafferma un nuovo studio pubblicato su Heart Rhythm da scienziati della Cardiac Electrofisiology Society e della Pediatric & Congenital Electrofisiology Society e della Mayo Clinic. Il team guidato da Michael J. Ackerman ha coinvolto 144 pazienti sopravvissuti ad arresto cardiaco improvviso. Nel 5% dei casi i soggetti hanno riferito di aver consumato una o più bevande energetiche poco prima dell’attacco cardiaco. Non c’è ovviamente un ... (Continua)
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