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17/04/2024 09:40:00 Chi somma obesità e insulino-resistenza è maggiormente esposto

La sindrome metabolica aumenta i rischi di cancro al fegato
Chi è affetto dalla sindrome metabolica ha un rischio maggiore di incorrere in neoplasie. Sulla relazione, il XXX Congresso nazionale delle Malattie Digestive che vede la presenza numerosa della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (SIGE), dedica una sessione per illustrare le evidenze finora acquisite, i farmaci in sperimentazione, le tecniche endoscopiche per la riduzione di peso e i numerosi studi sulla dieta mediterranea e il microbioma.
Fra le componenti della ... (Continua)

21/09/2023 16:00:00 Studio dimostra l’efficacia di 5 test non invasivi

Steatoepatite, un test per evitare la biopsia
Presto la biopsia epatica potrebbe essere sostituita da test non invasivi nella procedura di diagnosi della steatoepatite associata a disfunzione metabolica o MASH.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Nature Medicine da un team della Virginia Commonwealth University School of Medicine diretto da Arun Sanyal che ha preso in esame l’efficacia di 5 test non invasivi per le patologie epatiche.
«Attualmente, la diagnosi di MASH in stadio iniziale richiede una biopsia epatica, che è un ... (Continua)

28/03/2023 12:34:00 L’alimentazione è un elemento rilevante della cura

Il ruolo della dieta nelle malattie gastroenterologiche
I pazienti con malattie dell'apparato digerente hanno una forte percezione sul ruolo del cibo nella genesi dei loro sintomi ed è frequente che la visita con il gastroenterologo si concluda con domande specifiche sulla dieta e in particolare la richiesta di una lista di alimenti permessi e di alimenti proibiti.
Non sempre il gastroenterologo sa soddisfare le richieste dei pazienti, soprattutto per le limitate e a volte contrastanti evidenze scientifiche sul ruolo della dieta, ma anche una ... (Continua)

14/03/2022 11:30:00 Farmaci antiproliferativi e terapie biologiche

Nuove possibilità di cura per il tumore del fegato
Il tumore del fegato o epatocarcinoma è una delle patologie tumorali con il più alto livello di mortalità nel mondo, con circa 800mila decessi l’anno e un aumento stimato a oltre 1 milione di decessi entro il 2030.
Rappresenta pertanto una sfida importante per gli specialisti epatologi. Proprio in questa fase, lo scenario della ricerca, del management e della terapia di questa neoplasia sta mutando in maniera repentina e continua, con farmaci da poco disponibili (o in via di approvazione) ... (Continua)

29/10/2018 14:30:00 Accumuli ematici ed epatici anche in soggetti magri
Obesi dentro, quando il grasso è nel fegato
Anche i magri rischiano i danni prodotti da una condizione di obesità. Com’è possibile? Per via del fatto che alcuni soggetti, apparentemente senza problemi di linea, hanno in realtà un metabolismo simile a quello di chi è in sovrappeso, con depositi di grasso nel sangue o nel fegato.
A lanciare l’allarme sono gli esperti della Società italiana di medicina interna (Simi) il cui presidente, Franco Perticone, spiega: "I 'magri metabolicamente obesi' possono nascondere gli stessi problemi di ... (Continua)
08/10/2018 Il test si basa sul dosaggio della neurotensina

Nuovo esame del sangue per il fegato grasso
La Neurotensina (NT) è un piccolo peptide che viene prodotto da specifiche cellule intestinali in risposta all’ingestione di grassi alimentari per facilitarne l’assorbimento.
Diversi studi epidemiologici hanno dimostrato un’associazione diretta tra elevati livelli di NT nel sangue e aumento dell’incidenza di malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2, cancro al seno e aumento della mortalità cardiovascolare e per tutte le cause. Studi su modelli animali hanno inoltre dimostrato che ... (Continua)

08/05/2018 16:50:00 Può predire chi si ammalerà fra i soggetti a rischio

Cancro al fegato, un aiuto dal microbiota
Si potrà predire il cancro del fegato grazie all’analisi del microbiota intestinale. È il risultato di una ricerca condotta presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con la Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori.
Lo studio del profilo del microbiota intestinale aiuterà a predire chi si ammalerà di cancro del fegato tra soggetti a rischio perché con cirrosi epatica e fegato grasso.
La scoperta, ... (Continua)

16/04/2018 Efficaci quanto la biopsia, secondo uno studio

Steatoepatite non alcolica, bene i test non invasivi
Effettuare test non invasivi per prevedere gli esiti di una steatoepatite non alcolica (Nash) è efficace quanto una biopsia. A dirlo sono due studi presentati da Gilead nel corso dell’International Liver Congress 2018 di Parigi.
Allo stato attuale, è necessaria la biopsia per valutare la condizione e per distinguerla dalla steatosi epatica.
"La Nash - spiega Mani Subramanian, Senior Vice President of Liver Disease Therapeutics di Gilead - è una malattia caratterizzata dall’accumulo di ... (Continua)

08/06/2017 14:40:00 Dimostrato il nesso fra peso alla nascita e rischio della malattia

Fegato grasso, più a rischio chi nasce con basso peso
I bambini e gli adolescenti affetti da steatosi epatica e nati piccoli per età gestazionale tendono a sviluppare negli anni forme più gravi di fegato grasso rispetto a pazienti affetti dalla stessa malattia ma nati con un peso adeguato all'età gestazionale.
Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e del dipartimento di Scienze Mediche dell'Università di Torino. La ricerca, coordinata dal prof. Valerio Nobili, responsabile di Malattie ... (Continua)

09/05/2017 15:30:00 Cancro pericoloso per via delle diagnosi tardive

Tumore del fegato, Nivolumab lo riduce
È un tumore “silenzioso” perché non mostra sintomi specifici. E solo il 10% dei casi è diagnosticato in fase iniziale quando l’intervento chirurgico può essere risolutivo. In Italia vivono circa 27.750 cittadini dopo la diagnosi di cancro del fegato, che rappresentano l’1% del totale dei pazienti oncologici.
Si tratta di una neoplasia con percentuali di guarigione ancora basse, infatti solo il 16,1% è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Oggi per questi pazienti si stanno aprendo nuove ... (Continua)

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