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26/11/2014 16:32:38 Prodotto naturalmente dall'organismo per contrastare le infezioni batteriche

Il monossido di carbonio combatte le infezioni
Il monossido di carbonio è una risorsa contro le infezioni batteriche. La sorprendente scoperta è frutto del lavoro dei ricercatori dell'Harvard University, che hanno pubblicato su The Journal of Clinical Investigation il resoconto di uno studio sull'argomento.
Il monossido di carbonio è un gas inodore che si lega in maniera irreversibile all'emoglobina provocando la morte per carenza di ossigeno.
Tuttavia, il gas viene anche prodotto in maniera naturale dalle cellule del sistema ... (Continua)

31/05/2014 12:48:14 Gli adolescenti in contatto con il medico rischiano meno

La malattia cronica si cura con un sms
Un contatto costante tramite sms fra adolescente affetto da malattia cronica e il proprio medico migliora l'evoluzione della patologia. Lo dice una ricerca dell'Università della California di San Diego pubblicata su Pediatrics, secondo cui i ragazzi che comunicavano con i medici via sms riuscivano ad autogestire in maniera migliore la malattia chiedendo subito aiuto nel caso di comparsa di qualche sintomo.
La coordinatrice dello studio Jeannie Huang spiega: «in altri termini, dategli voce e ... (Continua)

22/03/2014 10:24:34 Rischio coaguli maggiore per chi ha il sangue intossicato
La sepsi aumenta il rischio di trombosi
Quei pazienti che si ritrovano ricoverati in ospedali a causa di un'intossicazione del sangue rischiano più degli altri la formazione di un trombo nel cuore o nel cervello. A dirlo è uno studio danese pubblicato su Circulation.
I ricercatori della Aarhus University, dell'Aarhus University Hospital e dell'Aalborg University Hospital hanno analizzato i dati relativi a 4389 pazienti ricoverati negli ospedali danesi fra il 1992 e il 2011.
Da questo studio è emerso che il rischio che si formi ... (Continua)
18/03/2014 12:19:35 Meglio tornare a utilizzarla in terapia intensiva

Albumina utile in caso di sepsi
“Tornare a usare l’albumina nei reparti di terapia intensiva potrebbe significare salvare la vita a 5-6 mila persone in più ogni anno in Europa“. È la stima di Luciano Gattinoni, direttore del Dipartimento di emergenza urgenza della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano e del Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti dell’Università degli Studi di Milano, che ha coordinato uno studio per verificare gli effetti di questa proteina sui pazienti ricoverati per una sepsi ... (Continua)

24/06/2013 18:52:14 Nuovi dati su quattro medicinali
Sicurezza dei farmaci
Il PRAC, comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell'EMA (Agenzia Europea dei Medicinali), ha emanato 4 avvertimenti relativi alla sicurezza di altrettanti medicinali. Tali avvertimenti sono stati recepiti dall'AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco).
Il primo è un provvedimento di sospensione delle autorizzazioni all'immissione in commercio delle soluzioni per infusione contenenti amido idrossietilico, utilizzate per la gestione dell'ipovolemia e dello shock ipovolemico ... (Continua)
09/05/2013 Il batterio responsabile utilizza la proteina Ef-Tu per aggredire l'organismo

Il ruolo di una proteina in caso di polmonite
Uno dei batteri responsabili dell'insorgenza di polmonite sfrutta una proteina per accedere alle cellule dell'organismo umano, procedendo a una sua modificazione. A scoprirlo è uno studio della Emory University pubblicato sulla rivista mBio.
I ricercatori hanno analizzato lo Pseudomonas Aeruginosa, un batterio che spesso causa la polmonite in fase di degenza ospedaliera, grazie alla spettrometria di massa e all'utilizzo di proteine modificate geneticamente. Hanno scoperto che il batterio ... (Continua)

11/02/2013 Nessuna prova di efficacia per questo tipo di intervento
Steroidi pericolosi in caso di shock settico
L'uso di steroidi nei pazienti colpiti da shock settico non è efficace, ma cela semmai un certo grado di pericolosità. Ad evidenziarlo sono i dati raccolti dalla Surviving Sepsis Campaing che si riferiscono a un periodo che va dal gennaio 2005 al marzo 2010, per un totale di oltre 17 mila pazienti coinvolti.
I dati, pubblicati sul Journal Watch Infectious Diseases, confermano quanto emerso da altri trial come il Corticus, pubblicato nel 2008. Fra gli oltre 17 mila pazienti con diagnosi di ... (Continua)
29/02/2012 13:28:58 Una malattia rarissima che si manifesta in epoca neonatale

Il gene DIS3L2 nella sindrome di Perlman
Trovato un gene ritenuto il responsabile della sindrome di Perlman, malattia rara neonatale. A questa scoperta hanno partecipato due professori, il professor Eamonn Maher dell’Università di Birmingham e professor Giovanni Neri dell’Università Cattolica. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista ''Nature Genetics'' ed ha riportato la individuazione di un gene definito DIS3L2 che sarebbe il vero responsabile di questa malattia, e che potrebbe rappresentare il marker specifico da ricercare per ... (Continua)

29/09/2011 Ricerca sottolinea il maggior grado di resistenza fisica nelle donne

Il sesso debole è più forte
Se gli uomini possono beneficiare di maggiore forza fisica, all'interno dell'organismo i ruoli sono invertiti. È infatti la donna a mostrare un sistema immunitario molto più efficiente di quello maschile, stando ai dati raccolti da una ricerca dell'Università di Gand, in Belgio.
Lo studio, pubblicato su BioEssays da Claude Libert e colleghi, pone l'accento sul cromosoma X, e in particolare sulla doppia copia presente nelle donne, mentre gli uomini ne possiedono soltanto una copia, il che ... (Continua)

05/10/2010 L'emopessina associata a maggiori possibilità di sopravvivenza in caso di sepsi

Sepsi, una proteina per guarire
Una ricerca sui meccanismi coinvolti nella sepsi grave ha concluso che il gruppo eme libero, un componente dell'emoglobina contenente ferro e altri atomi, gioca un ruolo chiave nell'evoluzione della malattia. La ricerca ha anche svelato il potenziale terapeutico di una molecola naturale che si nutre del gruppo eme. I risultati sono stati pubblicati nella rivista "Science Translational Medicine". La sepsi grave è solitamente causata da reazioni fisiologiche incontrollate a un'infezione, ... (Continua)

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